Sud chiama Nord, Castelli e Gallo: “pronti a costruire alleanze, Centro/Sinistra immobile”

Sud chiama Nord, Castelli e Gallo: "oggi abbiamo tracciato una linea, inizia una fase nuova, importante e molto stimolante"

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“Oggi abbiamo tracciato una linea, inizia una fase nuova, importante e molto stimolante. Abbiamo ricevuto pieno mandato da Cateno De Luca nel costruire le giuste alleanze in vista delle prossime elezioni”, lo affermano l’On. Laura Castelli, presidente di Sud chiama Nord e l’On. Francesco Gallo, deputato di ScN a Montecitorio. “Che sia chiaro a tutti: qualsiasi tipo di alleanza non si baserà sulle ideologie ma su fatti concreti. Ma per un cambio di marcia totale, i nostri potenziali interlocutori devono dimostrare di voler davvero avviare un reale cambiamento, che passi anche da un cambio generazionale. All’Assemblea Regionale Siciliana siamo all’opposizione e rimarremo alternativi alla destra che sta governando”, rimarca la nota.

“Non possiamo immaginare che chi ha devastato la Sicilia, possa continuare a farlo fregandosene delle reali esigenze del Paese. Allo stesso tempo non possiamo nemmeno rimanere ostaggi di un centro-sinistra che stimolato più volte da noi ha mostrato un totale immobilismo. Dunque se il centro-sinistra continua a comportarsi così noi non ci stiamo, non possiamo condannarci ad esser irrilevanti. Se vogliamo cambiare le cose dobbiamo fare ciò che meglio sappiamo fare: governare”, continuano Castelli e Gallo.

“Sud chiama Nord, piaccia o non piaccia, oggi ha una valenza nazionale, delle percentuali nazionali, più alte di alcuni partiti presenti in parlamento con più parlamentari di noi. E il nostro peso vale doppio perché il nostro voto è ben localizzato e in molte regioni in espansione. Qualsiasi decisione in merito alle alleanze che andremo a prendere, sarà votata nel 2025 dai nostri iscritti. Sicuramente non possiamo continuare a rimanere isolati o fare da comodo a chi vuole mantenere spazi neutri per farsi rieleggere nei Parlamenti senza sporcarsi le mani con l’amministrazione”, concludono Castelli e Gallo.

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