Torna a far parlare di sé il “Re dei tre pesi e tre misure” il Consigliere Giuseppe Marino, nonché Capogruppo del PD. Giornate di caos, queste a Palazzo San Giorgio, dove tra critiche e opposizioni, a volare iniziano anche le denunce! Ebbene sì, il Consigliere Marino, a quanto pare allergico al controllo, ha diffidato il Presidente della Commissione Controllo e Garanzia Massimo Ripepi per diffamazione chiedendogli 49.000 Euro di risarcimento. E come in un botta e risposta, di rimando il consigliere d’opposizione ha dichiarato di avergliene chiesti a sua volta 50.000.
Accuse gravi, che hanno scatenato reazioni e difese, lasciando intravedere fratture profonde nelle dinamiche del Consiglio Comunale.
Ma come mai succede questo? Avevamo già denunciato la tendenza di Giuseppe Marino a fare due pesi e due misure, portando lo stesso ad assumere comportamenti nettamente contrapposti rispetto a chi si trova dinanzi: che sia un collega di partito oppure un avversario del colore politico opposto ecco che Marino da Dottor Jekyll si trasforma in una specie di Mister Hide!
Il clima è dunque infuocato: durante una seduta della Commissione, le scintille tra le parti hanno portato a un dibattito acceso, e la rigorosità di Marino nel puntare il dito contro gli avversari politici non è passata certamente inosservata. Ma, come oramai di consueto, ciò che colpisce di Marino è la naturalezza con cui giudica le situazioni con pesi e misure assai differenti in base ai protagonisti coinvolti, accendendo interrogativi sulla trasparenza e il rispetto delle regole.
E proprio in virtù del rigore nell’applicare le regole, degno di un capo della setta dei farisei, ecco che qui scivola il Capogruppo del PD: dopo aver promosso un nuovo Regolamento delle Commissioni Consiliari rigido e dai toni dittatoriali (e che vieta addirittura alla stampa di fare foto e video-registrazioni delle sedute!), invitando tutti a rispettare l’istituzionalità del Comune di Reggio Calabria, ecco che viene alla luce un nuovo particolare. Un mistero, infatti, aleggia attorno alla sua dichiarazione dei redditi (che dovrebbe invece essere pubblicata obbligatoriamente), curiosamente assente dal portale comunale, mentre intanto emerge un nuovo incarico vinto in Regione Calabria.
Dunque, seppure prima avessimo voluto guardare in buona fede al comportamento del Consigliere Giuseppe Marino, alla luce di questi fatti, ci viene impossibile non pensare ad una tendenza ad oscurare la poca trasparenza rimasta dentro Palazzo San Giorgio.
Cosa sta accadendo davvero nel Palazzo di cenere e carbone di Reggio Calabria? A seguire il servizio completo nel Video: