Un Messina eroico sfiora l’impresa in un San Filippo deserto per la partita contro la corazzata Benevento dell’ex Gaetano Auteri valida per l’8ª giornata del girone C di serie C. Finisce 0-0, ma il risultato è bugiardo rispetto alle grandi emozioni che si sono viste in campo sin dal fischio d’inizio. Gli ospiti, infatti, hanno sfiorato subito un clamoroso vantaggio dopo appena 20 secondi con Manconi, ma la porta del Messina è stata blindata dalla prodezza di Krapikas. Il Benevento sfiora di nuovo il vantaggio dopo quattro minuti e ha altre due clamorose occasioni da gol con Lamesta e Perlingieri in un primo tempo a lunghi tratti dominato.
In campo si vede l’abisso tecnico tra le due squadre, ma il Messina tiene con la forza della grinta e l’ordine tattico dato da mister Modica, che si conferma il valore aggiunto di questa squadra. Nel secondo tempo al 15° minuto Perlingieri prende un clamoroso palo sempre per gli ospiti, ma poi il Messina sfiora due volte in gol, una in modo clamoroso al 29° con Petrungaro che prende il palo e poi ci riprova ma il gol viene salvato sulla linea da un difensore avversario.
Nel finale ancora Benevento con Manconi che sfiora il gol con un colpo di testa sugli sviluppi di un corner al 37°; a fine partita il migliore in campo è comunque il portiere lituano Krapikas, colonna di questo Messina che ottiene un punto utile per la salvezza ma soprattutto, fermando il Benevento, fa un enorme favore al Catania di Mimmo Toscano che vince 1-3 a Caserta e adesso è a -1 dai Sanniti e quindi dalla vetta del campionato.
Dopo una settimana turbolenta con la squadra che si è allenata in un piazzale dello stadio per carenza di strutture, adesso il Messina andrà a Trapani, poi ospiterà il Monopoli e poi andrà ad Avellino: il calendario è durissimo, ma con quest’approccio l’ennesimo miracolo della salvezza non è impossibile.
Da annotare quanto la tifoseria abbia sempre più abbandonato la squadra: appena 500 i supporters biancoscudati presenti sugli spalti (90 gli ospiti), in piena contestazione contro le umiliazioni subite da parte di Sciotto. In tal senso, in settimana dalla società si è dimesso persino il DG Trimarchi nominato poco più di un mese fa. L’unica cosa che è rimasta all’Acr, è quello che Modica riesce tra mille difficoltà a mostrare sul campo. Un uomo, l’allenatore siciliano, che da solo sta preservando la dignità di un glorioso club calcistico che ha una società totalmente allo sbando.
Classifica Serie C
- Benevento 16
- Picerno 16
- Monopoli 16
- Catania 15
- Giugliano 14
- Potenza 14
- Audace Cerignola 12
- Sorrento 13
- Trapani 13
- Cerignola 12
- Cavese 10
- Casertana 8
- Foggia 8
- Latina 7
- Avellino 7
- Crotone 7
- Altamura 7
- Messina 7
- Juventus U23 6
- Turris 6
- Taranto 3