Reggio Calabria, bufera sull’Università per Stranieri Dante Alighieri: “Falcomatà può essere cacciato a calci nel sedere” | INTERVISTE

Università per Stranieri di Reggio Calabria, le verità dell'Associazione di Pirilli: "fusione con la Mediterranea? Non possibile. Comune, Città Metropolitana e camera di commercio non hanno cacciato un euro"

Conferenza stampa associazione Dante Alighieri
StrettoWeb

Nuova puntata nell’intricatissima ed estremamente complessa vicenda dell’Università per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria. In una conferenza stampa convocata nella sede di Confindustria della città dello Stretto, gli esponenti dell’associazione “Dante Alighieri” hanno inteso affermare le loro verità sull’evoluzione della situazione dell’Unida. All’incontro era presenti Umberto Pirilli, l’ex rettore Berlingò e i due componenti del Cda fatti decadere e poi reintegrati dal giudice, Ruggero De Medici e Beniamino Scarfone.

Pirilli: “Comune, Città Metropolitana e Camera del Commercio non hanno mai versato un euro”

“Fusione con la Mediterranea? Non possibile e c’è chi non l’ha mai voluta. Da evidenziare che Comune, Città Metropolitana e Camera del Commercio non hanno mai versato un euro, quindi Falcomatà può essere cacciato, insieme agli altri, a calci nel sedere. Il nostro intento è tutelare i dipendenti ed un bene che è fondamentale per la città. Qui ci sono intrighi di potere imponenti, vi ricordate l’auto in fiamme del Rettore?“, è quanto ha affermato Umberto Pirilli.

Scarfone: “allibito dalla nota di Falcomatà”

“Faccio un appello alle istituzioni, Ministero e Prefettura dovrebbero intervenire in questa situazione intricata. La nota del sindaco di ieri? Sono allibito, meglio non commentare”, è quanto ha affermato il consigliere Beniamino Scarfone. “Vorrei sapere se le le lauree rilasciate dall’Ateneo dal 2019 sia valide, in quanto, da quella data, l’Università non è affiliato alla Sda di Roma”, lascia tutti con questo dubbio Scarfone.

Berlingò: “attenersi alle indicazioni della magistratura”

“Finalmente le istituzioni cittadine si sono accorte che esiste la Dante Alighieri. Credo siamo tutti d’accordo, compreso il sindaco Falcomatà, che bisogna preservare questo patrimonio per la città. Come fare? Bisogna attenersi alle indicazioni della magistratura con un Cda formato dai membri che erano stati esclusi. Soluzione nuova? Sarebbe solo di carattere politico e si accenderebbe uno scontro senza fine. Pensare ad una fondazione per sostenere l’Università? Direi di sì, ma serve dialogo con le istituzioni“, è quanto ha affermato l’ex rettore Salvatore Berlingò.

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