“Voto di scambio politico-mafioso”, il Pd chiede la commissione d’accesso al Comune di Paternò: stesso identico capo d’imputazione rivolto a Falcomatà a Reggio Calabria

Le parole del segretario regionale del Pd Sicilia e segretario della commissione nazionale Antimafia, Anthony Barbagallo

StrettoWeb

Per quali ragioni ad oggi, nonostante i gravi fatti che riguardano l’amministrazione comunale di Paternò, il ministro degli Interni non ha ancora provveduto a disporre un accesso ispettivo per verificare o meno eventuali infiltrazioni mafiose?”. Lo dice il segretario regionale del Pd Sicilia e segretario della commissione nazionale Antimafia, Anthony Barbagallo, che ha presentato una interrogazione urgente indirizzata al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.

“Si tratta di fatti avvenuti prima dell’estate per i quali avevamo già chiesto l’invio di una commissione prefettizia. Una richiesta che – prosegue – diventa ancora più urgente alla luce del provvedimento del Riesame che ha accolto la richiesta della Procura etnea, che ha chiesto provvedimenti restrittivi nei confronti del sindaco, di un assessore e di un terzo indagato, pur disponendo la sospensione del provvedimento. Non è più possibile tergiversare di fronte a fatti così gravi, come il rischio di infiltrazioni mafiose. E’ giusto che – conclude – sia una commissione prefettizia, nominata dal ministro, a effettuare tutte le verifiche e gli accertamenti necessari”.

Particolarmente curioso che a pochi chilometri di distanza, il Pd, in Sicilia, chieda esplicitamente ed espressamente l’invio della Commissione d’Accesso in un Comune in cui il Sindaco è colpito dalle stesse identiche accuse che oltre lo Stretto, la Procura della Repubblica di Reggio Calabria rivolte a Giuseppe Falcomatà, Sindaco di Reggio Calabria, indagato per “voto di scambio politico mafioso“. Significa che lo stesso partito auspica l’arrivo della commissione d’accesso anche a Reggio Calabria? Evidentemente sì…

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