“La società Eco Fap, attualmente incaricata della gestione del servizio di raccolta porta a porta e trasporto dei rifiuti urbani differenziati e assimilati nel comune di Bianco, si vede costretta, suo malgrado, a comunicare l’attuale impossibilità a continuare a garantire il servizio a causa di grosse problematiche interne al cantiere. Tutto il personale operativo (otto dipendenti su otto), infatti, ha comunicato, in data 7 novembre, l’impossibilità di poter essere presente sul luogo di lavoro per motivi di salute”. È quanto afferma in una nota Fraglica Paolo di Eco Fap Srl.
”In aggiunta a questa emergenza operativa, l’Eco Fap desidera portare all’attenzione dell’opinione pubblica il verificarsi di alcuni episodi che hanno coinvolto il responsabile dell’azienda, legati a richieste irragionevoli e non sostenibili. Da luglio, a causa di ritardi nei pagamenti da parte della pubblica amministrazione, si sono verificati disagi significativi per i dipendenti, i cui stipendi sono stati corrisposti con ritardo. È fondamentale ribadire, però, che tali ritardi non sono attribuibili alla società, ma derivano dalla dilazione nel pagamento delle fatture relative ai servizi erogati da parte del Comune. Il tutto, comunque, ieri mattina, è stato portato, tramite formale denuncia – querela, all’attenzione di chi di competenza. È opportuno ricordare che il 6 novembre scorso l’azienda ha inoltrato una diffida al Comune di Bianco, richiedendo il pagamento delle fatture non saldate e preannunciando l’intenzione di risolvere il contratto qualora la situazione non fosse risolta”.
”In risposta a queste comunicazioni, il Comune di Bianco ha inviato a Eco.Fap una contestazione di addebito che include penali per il mancato raggiungimento della percentuale di raccolta differenziata minima stabilita. La Eco Fap sottolinea, a tal proposito, che il raggiungimento di tali obiettivi non può prescindere da una gestione e supervisione adeguate da parte degli uffici comunali. Le direttive ricevute hanno spesso obbligato l’azienda a raccogliere rifiuti di varia natura, senza garantire il rispetto delle modalità di raccolta programmate”.