Nelle scorse settimane Alberto Angela ha regalato una splendida lectio magistralis presso l’Università di Reggio Calabria sottolineando come il Mediterraneo sia una risorsa inestimabile in grado di poter trainare la crescita di Calabria e Sicilia che hanno la fortuna di beneficiarne da sempre. Come poter sfruttare al meglio le potenzialità del mare è una domanda che l’uomo si pone dall’inizio dei tempi e che, con il passare degli anni, si ritrova a confrontarsi con nuove sfide legate ai cambiamenti della che società e tecnologia rendono impossibili da ignorare.
In questo ecosistema si muove l’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto che si pone l’obiettivo di migliorare i servizi in ambito portuale all’interno dello spazio di mare tra Reggio Calabria e Messina. Due città, due Regioni divise geograficamente, ma mai fino in fondo, dall’acqua che è “fil bleu” in ambito trasportistico, economico e sociale.
Nell’ottica di un miglioramento dell’efficienza e della competitività dei porti di Reggio Calabria, Villa San Giovanni e Saline per la sponda calabra e di Messina, Milazzo e Tremestieri per quella sicula, l’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto ha varato il progetto Port Community System (PCS), piattaforma digitale che mira a modernizzare, semplificare e ottimizzare tutti quei processi che riguardano il trasferimento di informazioni fra operatori pubblici e privati.
Al fine di approfondire in maniera accurata l’argomento, ai microfoni di StrettoWeb è intervenuto l’ingegnere Gabriele Rinaldi, Responsabile Sistemi Hardware, Analisi e Reingegnerizzazione dei processi per l’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto.
A quale necessità risponde il PCS?
L’ingegnere Rinaldi sottolinea due keyword nella spiegazione sulla funzione del PCS: digitalizzazione e interoperabilità. L’upgrade del sistema non lo renderà solo più efficiente ma permetterà anche una maggiore e rapida cooperazione fra tutti i soggetti coinvolti.
“Il PCS è una piattaforma informatica che consente uno scambio sicuro di informazioni fra stakeholder pubblici e privati, utile a tutti i soggetti che ogni giorno gravitano intorno ai porti dello Stretto. – spiega Gabriele Rinaldi – È stata realizzata con i fondi del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (1 milione sui 3.5 investiti complessivamente, ndr). Avevamo già avviato un progetto per rendere l’ente full digital e abbiamo colto al volo l’occasione del finanziamento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a valere sui fondi PNRR per la digitalizzazione della catena logistica.
Oltre alla digitalizzazione c’è una parte importante di interoperabilità, intesa come scambio di dati e informazioni fra più attori pubblici e privati: semplificare le procedure, i processi e quindi rendere più efficiente la movimentazione di merci e passeggeri nello Stretto“.
Come cambia la gestione del traffico crocieristico
Il settore crocieristico è fondamentale nell’ecosistema dei porti dello Stretto con particolare riferimento al porto di Messina. Si stima, infatti, che “a Messina, nel 2025, siano attese 268 navi da crociera e 750.000 croceristi. – sottolinea l’ingegnere Rinaldi – Per questa gestione delle navi in porto, vogliamo sviluppare sia un sistema di prenotazione dello scalo che possa agevolare la pianificazione dell’approdo di una nave in una certa data (le prenotazioni avvengono in un arco temporale di 2-3 anni, ndr) che un modulo aggiuntivo per facilitare le operazioni di sbarco/imbarco dei croceristi.
Su Reggio Calabria, per ora, sono attese una decina di navi da crociera che sfrutteranno lo stesso sistema.
Il vantaggio? Nel momento in cui si ha un’informazione, essa sarà immediatamente condivisa con l’agente marittimo, la compagnia di navigazione, il terminalista, l’Autorità di Sistema, in certi casi con la Capitaneria di Porto: una sola richiesta e una procedura snella e semplificata fra più soggetti, tempi più celeri e comunicazioni agevolate”.
La gestione dei rifiuti portuali: digitalizzare dematerializzare per migliorare la cooperazione
Altro aspetto importante nella vita di ogni porto è quello della gestione dei rifiuti. Prenotazione al ritiro, catalogazione per il corretto smaltimento e ritiro a bordo nave possono risultare operazioni piuttosto lunghe e che coinvolgono, anche in questo caso, diversi soggetti pubblici e privati . “Informazioni sulla gestione dei rifiuti saranno rese disponibili al comandante della nave, all’agente nave, all’impresa che si occupa della gestione del servizio, all’Autorità di sistema, in certi casi alle Dogane e alla Guardia di Finanza, semplificando l’interazione degli operatori con il sistema PMIS gestito dal Comando Generale del Corpo della Capitanerie di Porto ”, spiega l’ingegnere Rinaldi sottolineando come verrà snellita tutta l’operazione, attualmente, gestita con moduli cartacei e scambi di e-mail.
QR Code per gli accessi in porto
Per quanto riguarda il modulo relativo agli accessi in porto, con la digitalizzazione si potrà ottimizzare il processo di entrata e stazionamento di mezzi e persone. Un’impresa autorizzata a lavorare dentro uno dei porti dello Stretto avrà una interfaccia web dove poter registrare i propri mezzi e indicare il personale di servizio ottenendo, così, un QR Code da presentare al varco alla vigilanza che potrà verificare anche l’idoneità amministrativa del mezzo (assicurazione , revisione, altro). Il tutto, ovviamente, monitorato in tempo reale dai colleghi della nostra Area operativa e sicurezza”.
Info mobilità e vantaggi per i passeggeri
Un altro esempio di funzionalità che faranno parte del PCS riguarda un argomento di interesse per turisti, trasportatori, pendolari e chiunque si ritrovi ad attraversare lo Stretto via mare: le informazioni sulla mobilità. “Si tratta di messaggi che veicoleremo attraverso il nostro sito web, in futuro anche nelle sale d’aspetto dei porti. – dichiara l’ing. Rinaldi – Si tratterà di informazioni sulla mobilità avendo piena contezza della situazione in mare. Se una persona, ad esempio, vorrà intraprendere un viaggio dalla Sicilia o dalla Calabria con mezzi pubblici, avendo a disposizione informazioni sul traffico dalle compagnie di navigazione, Anas, ferrovie, aeroporti e aziende di trasporto potrà organizzare in maniera più precisa il proprio viaggio“.
Lo stesso per i trasportatori, in particolar modo quelli con merce reperibile: “informando l’autotrasportatore di eventuali ritardi, può riorganizzarsi in base a nuovi orari di viaggio”. Ciò si collega anche alle infrastrutture: “a Tremestieri c’è un progetto per la costruzione di una zona retroportuale che servirà per l’attesa dei mezzi in transito di imbarco: una novità relativa alla trasmissione delle informazioni sarà proprio quella sui tempi di imbarco, evitando ai mezzi di restare incolonnati nel bel mezzo della strada in attesa”.
Il PCS legherà ancora di più le due sponde dello Stretto. “Agevolerà lo scambio di informazioni provenienti dalle due sponde dello Stretto, soprattutto sulla info-mobilità. Sarà un servizio molto utile ai passeggeri che dovranno pianificare i propri viaggi. Partire dalla Sicilia per raggiungere l’aeroporto di Reggio Calabria o quello di Lamezia, conoscendo la situazione del traffico, del meteo, le tabelle orarie dei vettori di navigazione. L’Autorità di Sistema Portuale diventerà un collettore di informazioni da veicolare a passeggeri, terminalisti, compagnie di navigazione, Autorità locali e Forze dell’Ordine per identificare i flussi in arrivo e partenza organizzandoli al meglio“, conclude Rinaldi.