Biden autorizza Kiev all’uso di missili per colpire in Russia: “sarà la terza guerra mondiale”

Joe Biden ha autorizzato l'Ucraina a usare i missili a lungo raggio americani per colpire in Russia: "la nostra risposta sarà diretta"

StrettoWeb

Joe Biden ha autorizzato l’Ucraina a usare i missili a lungo raggio americani per colpire in Russia. Lo riporta il New York Times citando alcuni funzionari dell’amministrazione, secondo i quali i missili “probabilmente saranno dispiegati all’inizio contro le truppe russe e nordcoreane in difesa delle forze ucraine nelle regione di Kursk“. La decisione di Biden rappresenta una netta inversione nella politica americana e arriva a due mesi dall’insediamento del presidente-eletto Donald Trump. La mossa di consentire agli ucraini di usare i missili Atacms è in risposta alla decisione della Russia di coinvolgere le truppe nordcoreane nel conflitto, spiegano funzionari americani al New York Times. Secondo alcune informazioni, la Corea del Nord si sta preparando a inviare fino a 100.000 soldati per assistere i russi.

“Kiev userà le armi lungo raggio nei prossimi giorni”

L’Ucraina prevede di lanciare attacchi sul territorio russo con armi a lungo raggio nei prossimi giorni. Lo riferisce la Reuters citando fonti informate. “L’Ucraina prevede di effettuare i primi attacchi con armi a lungo raggio nei prossimi giorni”, secondo le fonti. I primi attacchi in profondità nel territorio russo verranno effettuati molto probabilmente con missili ATACMS.

“Rischio di terza guerra mondiale”

“La decisione di Biden di permettere all’Ucraina di colpirci con missili statunitensi potrebbe portare alla terza guerra mondiale. La nostra risposta sarà diretta a qualsiasi decisione che permetta di prenderci di mira”. Lo rivelano funzionari russi citati da Al Arabiya.

“SCALP e Storm Shadow contro il territorio russo”

Macron: “Putin non vuole la pace”

Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha dichiarato che Vladimir Putinnon vuole la pace e non è disposto a negoziarla” nell’attuale contesto. Macron non ha escluso la possibilità di un nuovo dialogo con il leader russo, ma solo quando le condizioni saranno “favorevoli“.

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