Adagiato sulle colline della costa ionica calabrese, a 240 metri sul livello del mare, il Borgo di Badolato è un antico paese che conserva ancora oggi la struttura urbanistica tipica del periodo medievale, con sentieri stretti e tortuosi che si inerpicano in questo meraviglioso territorio che dista solo pochi chilometri dal mare.
La storia di Badolato
Fondato nel 1080 d.C., dal primo Duca di Calabria Roberto il Guiscardo d’Altavilla, il borgo fu caratterizzato da un insediamento fortificato finalizzato a difendersi dalle incursioni saracene.
Nel corso dei secoli, il villaggio ha vissuto diverse dominazioni, da quella aragonese a quella borbonica, ognuna delle quali ha lasciato la propria impronta nell’architettura e nelle tradizioni locali. Tra i vari proprietari, si ricorda anche la famiglia dei Ruffo e quella dei Toraldo, prima che il borgo passasse – nel 1596 – ai Borgia Principi di Squillace e, quindi, ai Ravaschieri.
Negli anni, gravi furono purtroppo le ripercussioni degli eventi naturali: i terremoti del 1640 e del 1659 lo danneggiarono seriamente, mentre il grave sisma del 1783 finì quasi per distruggerlo, come molti altri paesi della Calabria.
Tuttavia, Badolato ha sempre mostrato una straordinaria resilienza, ricostruendosi e reinventandosi.
Ne è un esempio la sopravvivenza al terremoto del 1947 e all’alluvione del 1951, che misero in ginocchio il borgo, tanto da indurre lo Stato a costruire le prime case nella frazione scalo, intorno alla stazione ferroviaria e lungo la costa ionica, dando vita a Badolato Marina.
La rinascita del Borgo di Badolato
Negli ultimi decenni Badolato ha vissuto una rinascita significativa grazie a progetti innovativi di accoglienza e integrazione.
Il borgo, che aveva sofferto lo spopolamento tipico di molte aree rurali italiane, ha saputo trasformare questa sfida in un’opportunità, aprendo le porte a migranti e rifugiati. Il riferimento è principalmente quello del progetto pilota di ospitalità e di solidarietà verso i migranti in seguito agli sbarchi del 1997, quando oltre 300 rifugiati politici e esuli curdi trovarono ospitalità in alcune case del borgo messe a disposizione dal Comune di Badolato e da alcuni cittadini privati.
L’evento ha fatto salire alla ribalta interazionale Badolato, che è divenuto un modello di integrazione e, contemporaneamente, di rispetto delle tradizioni e di tendenza alle innovazioni innovazione, in una comunità multiculturale.
Anche in virtù agli sviluppi degli anni ’90 e di quelli successivi, oggi il borgo medievale di Badolato è riconosciuto per essere un vero e proprio crocevia di popoli e culture, con le sue antiche Chiese e le sue Confraternite Religiose ultrasecolari, insieme a palazzi storici e tradizioni popolari culturali ed eno-gastronomiche che coesistono con un forte richiamo internazionale.
Conosciuto anche come il “Borgo degli artisti e degli stranieri”, non è certamente un caso che numerosi artisti di fama nazionale (e non solo) decidano di trascorrere qui periodi di tempo medio-lunghi per trovare nuovi stimoli per la propria creatività.
Più generalmente, oggi Badolato è meta particolarmente apprezzata dagli stranieri che arrivano dal nord Europa e che hanno deciso di prendere casa in questo borgo per riposarsi per le proprie vacanze più o meno brevi. Sfruttando anche tale crescente richiesta, molti imprenditori hanno deciso di ristrutturare le case dell’antico borgo, rendendo questo luogo un vero e proprio paese albergo, in grado di offrire a tutti i visitatori l’esperienza della Calabria più autentica.
Cosa vedere al Borgo di Badolato
Fatte salve queste premesse, il Borgo di Badolato si pone agli occhi di tutti i suoi visitatori come una cittadina medievale con numerose chiese non casualmente disposte a forma di croce latina, e numerosi vicoli caratteristici in cui si affacciano case tipiche.
Proprio sulla presenza delle Chiese si può ben partire per rammentare come uno dei patrimoni più importanti del territorio sia rappresentato dalle cerimonie religiose qui organizzate, e soprattutto quelle che preparano l’avvento della Pasqua. Il Sabato Santo i preparativi coinvolgono l’intero borgo, con il coinvolgimento di più di 200 figuranti in costume, tra vicoli e piazze.
Particolarmente apprezzabile è anche il ruolo della gastronomia: il Borgo di Badolato offre infatti ai visitatori la possibilità di visitare antiche cantine ristrutturate, in cui è possibile gustare i tipici piatti locali, a base di prodotti di stagione, a km zero.