“Sambiase è una delle circoscrizioni comunali della città di Lamezia Terme“ (Wikipedia). Fa 26 mila abitanti. E fa 1-1 al Granillo. Un figurone. La Reggina, o quel che resta di quella storia ieri magica e oggi calpestata, rallenta ancora, dopo il pari clamoroso di Agrigento, pareggiando di nuovo, in casa, contro il Sambiase appunto, squadra neo promossa. I lametini fanno la voce grossa a Reggio Calabria, trascinati dal grande seguito di tifosi, e strappano un punto importante. Quanto alla Reggina, soliti limiti già visti domenica scorsa. Quando il livello dell’avversario, o la pressione dello stesso, si alzano, va in difficoltà. Con buona pace di quelli che dopo due vittorie esaltanti e meritate – come accaduto l’anno scorso – si eccitavano.
La partita
Partenza sprint, gol immediato e gestione “eccessiva”, che diventa baricentro basso, troppa rilassatezza e pari, per l’1-1 nel primo tempo. La Reggina trova il vantaggio dopo due minuti con Barranco, nel più classico degli schemi amaranto: rimessa lunga di Cham, che è praticamente un calcio piazzato, e l’attaccante argentino batte il portiere. Gara in discesa, ma la squadra di Pergolizzi non ne approfitta, anzi si culla in maniera evidente. Gestisce, sì, ma non sfonda e anzi permette agli avversari di prendere coraggio. Quest’ultimi, dopo aver preso metri, e creato qualche pericolo, trovano la rete con Umbaca, bravo a ricevere la sfera da Carella e a mettere dentro. Pari all’intervallo.
Nella ripresa i primi cambi e poche emozioni, con un copione più o mano uguale a quello dei primi 45 minuti. La Reggina fatica, il Sambiase gestisce senza affanni e l’unica occasione degna di nota diventa la punizione di Urso, sventata dal portiere ospite. Nel finale Pergolizzi cambia anche modulo, provando a portare più uomini in area, ma la manovra rimane inconsistente e i lametini ne approfittano anche per recuperare istanti preziosi. Recupero nervoso, con un rosso per parte: espulsi Forciniti per la Reggina e Frasson per il Sambiase. Poi il triplice fischio.