Messina, Francesco Terranova lascia il comando della Capitaneria di porto

Il Capitano di Vascello Francesco Terranova lascia il comando della Capitaneria di porto di Messina

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Il Capitano di Vascello Francesco Terranova, dopo un anno di comando, lascia la Capitaneria di porto di Messina, destinato al Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto a Roma. E’ stato un anno intenso che ha visto la Capitaneria di porto di Messina protagonista nelle diverse e variegate linee di attività proprie della Guardia costiera, sempre in prima linea per garantire sicurezza e sviluppo sostenibile.

Il lavoro svolto

In particolare per quanto riguarda il porto sono stati garantiti, unitamente all’Autorità di sistema portuale, elevati standard di sicurezza al contempo mantenendo ed incrementando i traffici navali. Il porto di Messina con oltre 10 milioni di passeggeri l’anno è di gran lunga il primo porto passeggeri in Italia e nel corso di quest’anno è stato scalato da quasi 300 navi da crociera e 700.000 crocieristi. Il sistema di sicurezza coordinato dalla Capitaneria e costituito dai servizi tecnico nautici, piloti, rimorchiatori e ormeggiatori, costituisce un elemento di forza del porto e un fattore attrattivo per i grandi player internazionali del settore. È grazie alla costante attività di analisi e risoluzione di criticità che le complesse manovre delle grandi navi avvengono con apparente facilità consentendo al nostro porto di esprimere al massimo le sue potenzialità con l’ormeggio, in alcuni casi, di 4 navi da crociera contemporaneamente.

Lo Stretto di Messina per la sua unicità e caratteristiche uniche al mondo ha richiesto un notevole impegno in materia di sicurezza dove la Capitaneria di porto di Messina ha esercitato la propria esclusiva competenza e responsabilità sulla navigazione marittima. Crocevia di rotte internazionali e nazionali sul quale veglia 24 ore al giorno il centro di controllo del traffico marittimo della Guardia Costiera, il Centro VTS, che nel corso dell’ultimo hanno ha seguito ed assistito le oltre 12.000 navi che hanno attraversato lo stretto in senso longitudinale e oltre 100.000 transiti tra la Sicilia e la Calabria. Un servizio impegnativo che la Capitaneria svolge senza clamore garantendo la sicurezza in una area marittima ad alto rischio, ma consentendo allo stesso tempo che le tante attività che caratterizzano lo splendido scenario dello stretto possano svolgersi convivendo con il traffico mercantile. Il riferimento è in particolare all’ormai consolidata tradizione delle traversate a nuoto, che la scorsa stagione estiva sono state oltre 60, ma anche all’intenso traffico diportistico e alla pesca del pescespada con le feluche, tutte attività che si sono svolte in mezzo allo stretto grazie alla sorveglianza ed alla regolazione del traffico navale del centro VTS.

L’impegno a tutela dell’ambiente marino e costiero è stato totale, mirato alla protezione dello splendido mare e delle coste. In tale ambito, sotto il coordinamento della Procura della repubblica e con il supporto tecnico di Arpa Sicilia, la capitaneria ha condotto complesse attività di accertamento per illeciti in danno dell’ambiente con il sequestro di due cantieri navali e di una struttura alberghiera; più in generale in materia ambientale sono stati condotti oltre duemila controlli sul demanio marittimo, elevate 856 sanzioni, elevate 34 informative di reato ed elevate sanzioni per 114.000 €.

Inoltre, in materia di pesca, sono stati effettuati oltre duemila controlli con 138 infrazioni rilevate e 758 attrezzi da pesca sequestrati e 2.592 Kg. di pescato sequestrato. L’attività di prevenzione e repressione degli illeciti è stata sempre accompagnata dal concreto impegno per la risoluzione dei problemi e l’eliminazione delle situazioni di inquinamento. Il riferimento è, in particolare, agli interventi di bonifica e rimozione di strutture abusive realizzate in mare e lungo la costa, attività che ha visto fianco a fianco Capitaneria e Comune di Messina in uno sforzo congiunto per restituire alla pubblica fruizione e al decoro aree costiere degradate e inquinate dalle quali sono state rimossi oltre 18.000 chili di rifiuti.

Impegnativo è stata anche l’attività a tutela della salvaguardia della vita umana in mare, laddove, grazie allo spirito di sacrificio delle donne e degli uomini che hanno costantemente pattugliato il territorio di competenza sia a terra che per mare, sono stati condotte 48 complesse operazioni di soccorso e salvate 92 persone. Dopo un anno intenso e ricco di soddisfazioni il Capitano di Vascello Francesco Terranova lascia al Capitano di Vascello Luciano Pischedda, proveniente dalla Direzione marittima di Palermo, una Capitaneria efficiente, uomini preparati e professionali e al quale augura le migliori soddisfazioni professionali ed umane.

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