“Altra giornata importante, oggi, nell’iter realizzativo per il Ponte sullo Stretto: non se ne sta parlando molto, ma sono state ufficializzate due novità di enorme rilevanza nell’ottica dell’apertura dei cantieri e nella prospettiva di realizzazione dell’opera“. In un comunicato stampa, il Comitato Ponte Subito esprime “grande soddisfazione per le due notizie ufficializzate nelle ultime ore dall’Autorità di Sistema portuale dei mari Tirreno meridionale e Ionio e dal Comune di Messina, relativamente alla sinergia tra la Società Stretto di Messina e il porto di Gioia Tauro come scalo di stoccaggio per il cantiere, e all’inserimento nel progetto definitivo dell’accesso ai trasversi del Ponte per i turisti”.
“Si tratta – prosegue il Comitato Ponte Subito, che da oltre 16 anni si batte per la realizzazione dell’opera – di notizie dalle ricadute enormi. La comunicazione dell’Autorità di Sistema portuale sulle innovative soluzioni che consentiranno di utilizzare il porto di Gioia Tauro come scalo di stoccaggio dei conci prefabbricati e delle bobine dei cavi per la costruzione del Ponte ha una duplice valenza, perché i lavori non intaccheranno minimamente l’operatività portuale e perché gli enti e le istituzioni hanno trovato una via di dialogo preferenziale per l’obiettivo comune in un contesto in cui questa notizia materializza, in modo sempre più concreto, quanto sia imminente l’inizio dei lavori. Per quanto riguarda poi l’inserimento nel progetto definitivo dell’accesso turistico ai trasversi dei piloni, si tratta di un grande sogno che si realizza e che consentirà di dare al Ponte sullo Stretto ulteriore valore. In una seduta ufficiale della Commissione Ponte presso il Comune di Messina, infatti, gli ingegneri Vincenzo Franza e Giuseppe Palamara, ideatori dell’accessibilità turistica dei piloni, hanno presentato il progetto già ufficializzato con i punti panoramici da cui i turisti potranno salire e osservare il panorama, bere un drink o fare un aperitivo. ‘Sarà come la Tour Eiffel’, hanno detto in commissione, e ci siamo emozionati. Anche la Tour Eiffel, infatti, fu inizialmente contestata e osteggiata dai parigini più retrogradi e reazionari. Oggi è diventato il simbolo e la principale attrazione turistica di una delle città più importanti del mondo e siamo convinti, come dichiarato pochi giorni fa dal ministro Salvini, che dopo la realizzazione dell’opera tutti i contrari scompariranno e – anzi – vivaddio – saranno i primi a beneficiarne”.