Corteo studenti a Torino, scontri e tensioni: uova e ordigni contro la Polizia, agenti in ospedale

Scontri tra studenti in protesta e Polizia a Torino: lanci di uova e oggetti contro vetrine e agenti. Nel mirino Meloni, Schlein, Salvini

  • Studenti contro la Meloni a Torino
    Foto Ansa
  • Studenti contro la Meloni a Torino
    Foto Ansa
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StrettoWeb

Momenti di tensione e paura a Torino questa mattina: scontri tra studenti e Polizia, con i primi scesi in piazza contro le politiche del Governo. Contatti tra i ragazzi e il cordone di sicurezza delle forze dell’ordine ci sono stati davanti alla Prefettura, in piazza Castello. Alcuni manifestanti sono stati respinti mentre tentavano di raggiungere il portone dell’edificio della Prefettura. Il corteo si è poi spostato prima davanti al rettorato e poi davanti alla sede Rai dove gli studenti hanno colpito con aste di bandiere i mezzi della polizia.

Ci sono stati lanci di uova contro il cordone di poliziotti schierato davanti alla sede di Intesa Sanpaolo e alle Gallerie d’Italia, in piazza San Carlo, durante il corteo degli studenti a Torino. Uova sono state lanciate anche contro alcune vetrine dei negozi di via Roma, il salotto buono del capoluogo piemontese. Davanti alle Gallerie d’Italia sono stati scaricati anche diversi libri: “Leggeteli”, ha urlato un giovane. In precedenza erano stati imbrattati bus e alcuni monumenti, tra questi quello dedicato a Vittorio Emanuele II, con scritte come “Free Palestine”.

Un furgone dei reparti mobili della polizia è stato danneggiato, davanti alla sede Rai di via Verdi. Sono stati strappati via i fari e i parafanghi. I manifestanti hanno raggiunto la Mole Antonelliana, simbolo della città e sede del Museo del Cinema. Qui hanno sfilato la bandiera italiana esposta all’ingresso e hanno messo quella palestinese.

Accanto e striscioni e bandiere sono comparsi anche cartelli con le fotografie di esponenti politici italiani con il volto coperto da uno stencil che riproduce una mano rossa di sangue, e la didascalia “complice del genocidio”: tra questi ci sono Giorgia Meloni, Elly Schlein, Matteo Salvini.

In testa al corteo lo striscione con la scritta “Le scuole sanno da che parte stare, contro governo e genocidio” e un altro che recita “Ogni giorno è No Meloni Day”. Durante il corteo studentesco Pro Pal che si sta svolgendo a Torino, a cui partecipano alcune centinaia di ragazzi, dei giovani hanno fatto il gesto delle tre dita a simboleggiare la P38, come avveniva nei cortei degli anni Settanta, negli spezzoni dell’Autonomia Operaia. Al corteo di questa mattina partecipano diversi collettivi studenteschi, alcuni vicini al centro sociale Askatasuna, considerato a oggi ultima roccaforte dell’Autonomia in Italia.

Meloni: “spero che certa politica la smetta di giustificare queste violenze”

“Anche oggi abbiamo assistito a inaccettabili scene di violenza e caos in alcune piazze, ad opera dei soliti facinorosi. Diversi agenti delle Forze dell’Ordine sono finiti al pronto soccorso a causa di ordigni e scontri. La mia totale solidarietà va a tutti gli agenti feriti, con l’augurio di una pronta guarigione. Spero che certa politica smetta di proteggere o giustificare queste violenze e si unisca, senza ambiguità, nella condanna di episodi così gravi e indegni”. Così il Premier Giorgia Meloni commenta i fatti.

Occhiuto: “solidarietà a Meloni e a ministri, arginare clima d’odio”

“Il diritto di espressione e di manifestazione sono sacrosanti, ma devono realizzarsi sempre in un contesto di civiltà. Non sono accettabili le violenze che oggi si sono registrate in diverse mobilitazioni studentesche all’indirizzo del presidente del consiglio Meloni e di alcuni ministri della Repubblica: Valditara, Bernini e Salvini su tutti. A loro va la mia piena solidarietà, nella speranza che questo clima di odio trovi argini saldi e ferme condanne unanimi. Le scene che abbiamo visto a Torino e in altre piazze sono inverosimili in un Paese civile e democratico. Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria e vice segretario nazionale di Forza Italia.

“No Meloni Day”, da Unindustria Calabria la solidarietà a Emanuele Orsini

“Unindustria Calabria esprime profonda vicinanza e ampia solidarietà al presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, bersaglio, suo malgrado, di invettive violente e feroci nel corso delle proteste di piazza che nella giornata odierna hanno animato alcune città italiane. Pur senza in alcun modo entrare nel merito della protesta e riconoscendo certamente agli studenti il diritto di manifestare, rimane inaccettabile che si possano trascendere i limiti imposti dal buonsenso fino a sconfinare nell’aggressione verbale gratuita che rischia di esacerbare gli animi dei più facinorosi”, così Aldo Ferrara, presidente di Unindustria Calabria

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