Dehors Reggio Calabria, il Comune: “dobbiamo aspettare ancora”. Ripepi e Milia contrariati: “non è che la città si ferma…”

Seduta della IX commissione a Reggio Calabria, audizione dell'Assessore Lanucara su Gazebo e Dehors in città

StrettoWeb

Questa mattina si è tenuta una seduta della IX commissione al Palazzo del Comune di Reggio Calabria. Ordine del giorno: controllo atti amministrativi del protocollo d’intesa Comune, Ordine degli Architetti e Soprintendenza su Regolamento sull’utilizzo di Gazebo e Dehors, quelli presenti in città. Audizione in Commissione dell’Assessore Marisa Lanucara, la quale ha spiegato che bisogna attendere il 31 dicembre per il nuovo DDL concorrenza“. L’Amministrazione, dunque, intende aspettare il nuovo regolamento sul DL del Governo per evitare problemi di concessioni, approvazioni, eventuali ricorsi.

“Se non passasse il DDL cambierebbe tutto il volto della zona De Nava. Attualmente ci sono delle strutture del centro storico che hanno la pedana, i parapetti, le tettoie; le eliminerebbero tutte e resterebbero con sedie, tavolini e ombrelloni. Solo d’inverno sarebbero ammessi dei modulari di plastica per riparare dal vento. Quindi non si può andare a presentare qualcosa che non è approvato”, ha aggiunto Lanucara, che ha poi letto integralmente l’art. 23 del DDL, rispondendo alle insistenze di Milia anche un po’ seccata: “le basi proprio…”

L’Assessore, infatti, evidenzia: “forse non riesco a spiegarmi, l’ho ripetuto tante volte. “Se un bar in via Possidonea vuole mettere tavolini e sedie, per esempio, non avrebbe l’autorizzazione. Se questo regolamento fosse approvato, l’Amministrazione incorrerebbe in problemi, con tanti ricorsi al Tar”.

Questo ragionamento non trova convinti Ripepi e Milia. “Io non la interpreto così, non è che il Governo interviene sul dehor di Reggio Calabria”, evidenzia Milia, trovando la “sponda” di Ripepi: non è che la città può aspettare a voi, secondo me avete agito male, si potevano fare tante altre cose nel frattempo. Non è che gli enti si fermano, se ci saranno nuove normative ci si adeguerà, ma intanto non ci si ferma. Un’Amministrazione non si può fermare tutto questo tempo, la politica deve lavorare. I regolamenti ci sono ma ci si adegua se ci saranno novità”.

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