Depistaggio Borsellino, i quattro poliziotti a giudizio

Rinviati a giudizio i quattro poliziotti accusati del reato di depistaggio nell'indagine "Falcone-Borsellino"

StrettoWeb

Il gup del tribunale di Caltanissetta David Salvucci ha rinviato a giudizio i poliziotti Giuseppe Di Gangi, Vincenzo Maniscaldi, Angelo Tedesco e Maurizio Zerilli, accusati del reato di depistaggio. Per l’accusa avrebbero mentito deponendo come testi nel processo sul depistaggio delle indagini sulla strage di via D’Amelio concluso in appello con la prescrizione del reato di calunnia per tre loro colleghi: Mario Bo, Fabrizio Mattei e Michele Ribaudo. La prima udienza del processo è fissata per il 17 dicembre. I poliziotti, secondo il pm Maurizio Bonaccorso, avrebbero mentito su alcuni punti e sarebbero stati reticenti su altri.

I quattro poliziotti facevano parte del gruppo di indagine “Falcone-Borsellino” creato all’interno della Squadra Mobile di Palermo per fare luce sulle stragi mafiose del ’92. Gli imputati, che erano stati chiamati a deporre al processo sul depistaggio delle indagini sulla strage di via D’Amelio, sono accusati dalla procura di aver mentito. Il pm Maurizio Bonaccorso durante la sua discussione ha parlato di “assoluta malafede” dei quattro poliziotti. Vengono contestati agli imputati anche i “troppi non ricordo” nel corso delle loro deposizioni.

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