L’Eco Grande Acquario dello Stretto, la mega opera sognata da Messina con 1 milione di visitatori l’anno

In Commissione Ponte sullo Stretto illustrata l'affascinante proposta dell'Eco Grande Acquario dello Stretto

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Messina ha voglia anche di grandi opere, oltre a quelle essenziali sulla viabilità, sui trasporti, sullo sviluppo infrastrutturale. Per questo si sta muovendo con forza, determinazione, coraggio – a dispetto del silenzio e dell’inefficienza di Reggio Calabria – per chiedere al Ministero fondi per altre opere compensative al Ponte sullo Stretto. Ne ha inviate diverse a Roma, di recente, il Sindaco Basile, e oggi in Commissione Ponte il Consiglio ne ha avanzate altre che eventualmente potrebbero essere aggiunte attraverso una delibera di indirizzo.

Tra queste, a spiccare come la più bella e mastodontica c’è senza dubbio L’Eco Grande Acquario dello Stretto, una mega opera, una struttura polifunzionale all’avanguardia che garantirebbe 1 milione di visitatori e 600 mila crocieristi l’anno. Nell’Aula del Consiglio di Palazzo Zanca, in Commissione, è stato proiettato un video illustrativo con il plastico dell’opera, sotto la spiegazione del Professore Gambino.

Anche se chiamato comunemente Acquario, questa struttura comprende una serie di attività: Polo Scientifico, Centro Didattico, Eco Grande Acquario, Centro Congressi, Biblioteca Blue, Centro dell’Identità. Si tratta di un progetto sinergico tra blue ecology e blue economy per lo sviluppo sostenibile del Sud e di un modello internazionale di Architettura della biodiversità marina. Come Sea Innovation Hub; come cluster del blue tourism; come prototipo di blue life city.

Con il Polo Scientifico della Biodiversità, Messina evolverà in città per il mare, a capitale del pianeta blu, per la salvaguardia degli oceani e in contrasto ai cambiamenti climatici. Chi l’ha ideato ha pensato di farlo sorgere in zona Falcata, “ma insieme al Consiglio Comunale vedremo la migliore soluzione”, ha detto il Prof Gambino. “I benefici, anche e soprattutto turistici, non riguarderebbero solo Messina, ma tutto il Sud Italia”. 

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