Il prossimo venerdì 8 novembre, dalle 09:00 alle 12:00, Piazza Teresa Reitano Catalano a Gallico diventerà il cuore pulsante della terza festa comunitaria dedicata alla comunità educante del comprensorio di Gallico. Questo evento, aperto a tutti, rappresenta l’ultimo appuntamento di riappropriazione degli spazi pubblici del progetto “Co.Di – Connessioni Divergenti”, promosso dal Ce.Re.So e sostenuto dai fondi dell’Unione Europea – Next Generation EU, PNRR M5C3 – Investimento 1.3.
La festa, coordinata dall’Associazione Nuova Solidarietà, è un invito a riunire e rafforzare il tessuto comunitario di Gallico. Bambini, genitori, cittadini e operatori dell’I.C. Lazzarino, insieme ai partner del Terzo Settore – la cooperativa sociale Kairós, l’associazione Abakhi, la cooperativa sociale Marta, Ce.Re.So e l’associazione culturale Demetra – saranno protagonisti di questa giornata di festa, connessione e apprendimento.
L’iniziativa si pone l’obiettivo di combattere la povertà educativa e di riunire tutta la comunità in un ambiente aperto e solidale, creando uno spazio dove le differenze diventano risorse e dove il dialogo intergenerazionale fiorisce. “Questa festa è più di un evento: è un simbolo di come la comunità possa trasformarsi in un agente educativo capace di includere, educare e far crescere tutti noi insieme“, ha dichiarato Rosa Scopelliti, portavoce dell’Associazione Nuova Solidarietà.
“Vedere genitori, bambini e cittadini uniti per costruire una comunità educante ci riempie di orgoglio e speranza per il futuro“, ha affermato Valentina Trotta, responsabile del progetto. “Attraverso questa e altre iniziative di Co.Di, vogliamo riaffermare l’importanza della partecipazione collettiva per creare opportunità e valorizzare le potenzialità di ognuno“.
Il progetto “Co.Di – Connessioni Divergenti” è finanziato nell’ambito del PNRR, con il sostegno dell’Unione Europea – Next Generation EU, e si concentra su interventi socio-educativi strutturati per combattere la povertà educativa nel Mezzogiorno. Attraverso questi momenti comunitari, Gallico riscopre il valore della “comunità educante” come strumento di crescita e inclusione.