Giorno dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, il significato del 4 Novembre

4 Novembre 2024: oggi è la data che celebra la fine della guerra, commemora la firma dell’armistizio siglato a Villa Giusti​ con l’Impero austro-ungarico

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  • 4 novembre monumento ai caduti
    Foto StrettoWeb / Salvatore Dato
  • 4 novembre monumento ai caduti
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  • bandiera italia monumento ai caduti
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Oggi, 4 Novembre 2024, è il Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate. Non tutti sanno il motivo per il quale è stato scelto questo giorno: è, infatti, l’anniversario dell’entrata in vigore dell’armistizio di Villa Giusti del 1918, col quale si fa coincidere convenzionalmente in Italia la fine della Grande Guerra. L’accordo fu firmato a Padova il giorno prima, il 3 novembre, dall’Impero austro-ungarico e l’Italia. Le trattative per arrivare alla pace erano cominciate il 29 ottobre, durante la storica battaglia di Vittorio Veneto. Il generale Armando Diaz comunicò la vittoria e la fine della guerra con un bollettino: “La guerra contro l’Austria-Ungheria che l’Esercito Italiano, inferiore per numero e per mezzi, iniziò il 24 maggio 1915 e con fede incrollabile e tenace valore condusse ininterrotta ed asprissima per 41 mesi, è vinta. I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo, risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano disceso con orgogliosa sicurezza”.

Quando fu istituito il Giorno dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate?

La festa del 4 novembre è stata istituita nel 1919 ed è durata fino al 1976: è l’unica festa nazionale che sia stata celebrata dall’Italia prima, durante e dopo il fascismo. E’ opportuno riconoscere che, col passare degli anni, l’importanza della festa diminuì anche perchè fu oggetto, negli anni ’70, di numerose polemiche politiche. Il 4 Novembre resta comunque un giorno di festa ma lavorativo: aziende, uffici, enti restano aperti normalmente.

Occhiuto: “grazie a donne e uomini delle nostre Forze Armate”

”Nella Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate il nostro ringraziamento va alle donne e agli uomini dell’Esercito Italiano, della Marina Militare, dell’Aeronautica Militare, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, quotidianamente impegnati – in Italia e all’estero – per garantire sicurezza e pace, e a coloro che eroicamente hanno dato la vita per difendere i valori della democrazia e della Repubblica. La loro abnegazione, il loro esempio, il loro sacrificio, incarnano i principi dell’unità nazionale e della nostra Costituzione.
Viva le Forze Armate, viva l’Italia”. Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria e vice segretario nazionale di Forza Italia.

Capponi: “giornata da ricordare”

“Nei primi anni della giovane Repubblica italiana la denominazione ufficiale di giorno dell’Unità nazionale, fu indicata anche come giornata delle Forze Armate. Difatti esaltare il 4 novembre significa rievocare pagine di storia gloriosa, richiamando i figli del paese al nobile culto degli Ideali di Patria e Libertà, sia riconoscere alle -Forze Armate- una loro giornata celebrativa, formalizzata in denominazione completa, mediante Legge recente. Oggi l’Italia celebra la Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate. Quello storico giorno, il 4 novembre del 1918, venne firmato l’armistizio di Villa Giusti, evento che nel nostro Paese si fa generalmente coincidere con la fine della Prima guerra mondiale, consentendo agli Italiani di completare il tanto agognato processo di Unificazione Nazionale“, è quanto afferma l’assessore regionale Caterina Capponi. 

Nell’ambito delle celebrazioni, in ricordo, inoltre, dei caduti di tutte le guerre e in onore delle Forze Armate, si ritiene opportuno focalizzare l’attenzione su una giornata dall’elevato spessore civile e morale, per tutti gli italiani, e in particolar modo, per le nuove generazioni, reale momento di consolidamento ed interiorizzazione della memoria collettiva. Esprimo il mio personale sentimento di stima e gratitudine da cittadina, oltre che da Assessore di questa Regione, per il lavoro quotidianamente svolto dalle forze dell’ordine, uomini e donne, vigorosi, tenaci e perseveranti-Servitori dello Stato-Animati dal coraggio e dalla dedizione, oggi come in passato, a repentaglio del bene individuale sino al supremo sacrificio della vita, per l’amor di Patria e l’attaccamento al dovere, valori che restano indelebili, immutabili, sempre vivi, per i militari di un tempo e per quelli presenti. Sono orgogliosi Soldati chiamati ad operare in situazioni drammatiche, protagonisti dell’esperienza disumana della trincea, in passato come adesso, veri eroi nazionali, degni della gloria militare e di altissimi onori”, rimarca Capponi.

La guerra in genere, ferisce ancora molti territori, il dettato costituzionale-la ripudia-esaltando invece le soluzioni diplomatiche e pacifiche alle controversie internazionali. Sollecito l’importanza dell’educare ai valori civili, diffondendo quella religione laica dello Stato alla quale il culto dei caduti appartiene, ed è ancora, oltremodo attuale, selezionando in questa occasione, strumenti di avvicinamento, di vera e propria affezione dei cittadini allo Stato e alle Istituzioni democratiche-come dimostra la consueta visita del Presidente della Repubblica al Monumento del Milite Ignoto, presso l’Altare della Patria nonché tutte le manifestazioni a livello locale e nazionale”, conclude Capponi.

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