Secondo quanto riporta The Express Tribune, decine di migliaia di civili stanno scappando da Aleppo verso il nord-ovest della Siria dopo che dei gruppi armati jihadisti, contrari al regime del presidente siriano Bashar al-Assad, hanno preso il controllo di gran parte della città.
Secondo il giornale, che cita fonti locali, le forze di opposizione hanno sfondato le linee di difesa sugli assi Hamdaniyya, Nuova Aleppo e Zahra – nella periferia occidentale di Aleppo – e attualmente controllano 400 chilometri quadrati di territorio. Le forze curdo-siriane, espressione dell’ala locale del Pkk, hanno preso il controllo dell’aeroporto di Aleppo dopo il ritiro delle forze iraniane e governative di Damasco dallo scalo aereo internazionale.
È quanto riferito dall’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria. L’ong Syria Monitor afferma che 16 civili sono morti in un attacco aereo sulla città.
L’esercito siriano ha confermato che i combattenti anti-regime sono penetrati in “ampie zone” della città settentrionale di Aleppo, riferendo che decine di soldati sono stati uccisi in violenti scontri. Le “organizzazioni terroristiche armate” hanno sferrato “un vasto attacco da diversi assi sui fronti di Aleppo e Idleb” (nord-ovest), si legge in un comunicato in cui l’esercito riferisce di intensi combattimenti su “più di 100 chilometri“. “Decine di uomini delle nostre forze armate sono stati uccisi e altri feriti“, proseguito la nota, affermando che i combattenti anti-regime sono riusciti a ‘penetrare in ampie zone della città di Aleppo’.
L’Aeronautica militare russa ha effettuato raid sulla città siriana di Aleppo per la prima volta dal 2016: è quanto dichiarato dalla ong Osservatorio siriano per i diritti umani (Sohr). “Aerei da guerra russi hanno lanciato raid sulle aree della città di Aleppo per la prima volta dal 2016“, ha affermato la ong.
Evacuati diversi italiani
L’Onu ha dato il via a un piano di evacuazione da Aleppo verso Damasco. Un primo convoglio di auto è già in viaggio per uscire dalla città, con alcuni italiani a bordo. Altri pullman Onu sono in attesa. Lo si apprende da fonti della Farnesina.
L’ambasciata a Damasco sta collaborando con Palazzo Chigi e il ministero degli Esteri, pronta a ricevere i connazionali, in maggioranza doppi cittadini. Un limitato numero di religiosi, si apprende ancora, ha deciso di restare ad Aleppo, contando sui buoni rapporti stabiliti dai francescani con tutte le comunità.