Guerra Ucraina, il mondo trema dopo la decisione di Biden: la dura risposta della Russia, quelle coincidenze e la posizione dell’Italia

Gli Usa e Biden danno il via libera all'Ucraina a usare missili contro la Russia, ma questa risponde. La posizione di Europa e Asia e lo spettro Terza Guerra Mondiale

StrettoWeb

Non poteva che scatenare reazioni e polemiche la decisione di Biden di consentire all’Ucraina l’uso di missili ad alto raggio verso la Russia. Da guerra di difesa, dunque, il paese di Zelensky risponderebbe sotto il permesso degli USA. Fa riflettere la tempistica, quasi “coincidenza”: la scelta è stata resa pubblica qualche giorno dopo la vittoria di Trump, che aveva già fatto capire più volte di voler interessarsi per far terminare il conflitto. “Gli Stati Uniti sostengono la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina e così dovrebbero fare anche tutti quelli seduti a questo tavolo”, ha detto Joe Biden alla prima sessione del G20 a Rio de Janeiro.

E intanto Donald Trump jr, figlio del presidente eletto, attacca su X la decisione di Joe Biden di autorizzare Kiev a usare gli Atacms contro la Russia. “Sembra che il complesso militare-industriale voglia assicurarsi di far scoppiare la terza guerra mondiale prima che mio padre abbia la possibilità di creare la pace e salvare vite. Bisogna bloccare quei trilioni di dollari”. 

E a parlare di rischio Terza Guerra Mondiale non è solo Trump jr. Se l’Ucraina dovesse utilizzare i missili americani contro la Russia (Zelensky sarebbe già pronto e ha detto che “i missili parleranno da soli”), di certo questa non starebbe a guardare. E lo ha già annunciato: “è ovvio che l’Amministrazione uscente di Washington intende adottare misure per continuare a gettare benzina sul fuoco e provocare un’ulteriore escalation di tensioni, ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ricordando che non c’è stato alcun cambiamento di posizione rispetto a quanto dichiarato da Vladimir Putin a settembre. Secondo il presidente russo, attacchi a lungo raggio contro la Russia con armi occidentali significherebbero il coinvolgimento della Nato nella guerra e Mosca sta preparando “varie risposte” a tale passo.

La situazione in Corea del Nord

Kim Jong-un ha invitato le forze armate del suo Paese a concentrare ogni sforzo sul completamento dei preparativi di guerra. A riferirne è stata l’agenzia di stampa statale di Pyongyang, KCNA, citando il leader nordcoreano, che ha accusato gli Stati Uniti e la Corea del Sud di aver portato le tensioni nella penisola “alla fase peggiore della storia”. Kim Jong-un ha invitato le forze armate del suo Paese a concentrare ogni sforzo sul completamento dei preparativi di guerra. A riferirne è stata l’agenzia di stampa statale di Pyongyang, KCNA, citando il leader nordcoreano, che ha accusato gli Stati Uniti e la Corea del Sud di aver portato le tensioni nella penisola “alla fase peggiore della storia”.

Nei giorni scorsi la Corea del Nord ha ratificato un patto di difesa storico con la Russia, suggellando una cooperazione di sicurezza sempre più approfondita tra le due nazioni nel mezzo della guerra di Mosca in Ucraina. La Corea del Nord è diventata uno dei sostenitori più espliciti e importanti dell’offensiva su vasta scala della Russia contro l’Ucraina.

La Cina invita alla cautela: “raffreddamento situazione politica”

La Cina ha riaffermato le sue richieste urgenti di soluzione politica alla guerra in Ucraina, in risposta al via libera di Washington a Kiev sull’utilizzo dei missili americani a lungo raggio contro obiettivi militari all’interno della Russia. “La cosa più urgente è promuovere il raffreddamento della situazione il prima possibile, ha commentato il portavoce del ministero degli Esteri Lin Jian, in merito alla decisione presa dagli Usa. Parlando nel corso del briefing quotidiano, Lin ha affermato che la soluzione guida è quella “di un cessate il fuoco tempestivo e di una soluzione politica”.

L’UE “rigida”, Italia diplomatica

Putin ha risposto a tentativi di dialogo con il più pesante bombardamento in mesi contro le infrastrutture civili, quelle energetiche in particolare: non pare che voglia negoziare, al contrario“. Lo ha detto l’alto rappresentante Ue Josep Borrell arrivando al Consiglio degli Esteri. “Ho detto che dobbiamo imparare a usare il linguaggio del potere, ma per farlo devi essere unito e troppe volte non lo siamo stati, con discussioni troppo lunghe: questo impedisce all’Ue di essere una potenza geopolitica”, ha aggiunto. La posizione dell’UE è meno diplomatica di quella cinese. Per loro, così come per Macron, Putin non vuole trovare una soluzione.

Più “morbida” l’Italia, che si mantiene coerente: “la nostra posizione sull’uso delle armi da parte dell’Ucraina non cambia, si possono usare solo all’interno del territorio ucraino”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine del Consiglio Esteri.

“Siamo favorevoli ad una Conferenza di pace con la presenza dei russi, dei cinesi, degli indiani e dei brasiliani, e mi auguro che Pechino possa svolgere un ruolo positivo per far comprendere a Mosca che bisogna smetterla con questa guerra insensata. Certo, la presenza di militari nordcoreani non è un bel segnale”.

Cosa è accaduto al G20

Il G20 addolcisce il linguaggio sull’Ucraina per il comunicato finale del vertice, che i leader sono pronti ora ad adottare. Lo riporta l’agenzia Bloomberg citando alcune fonti, secondo le quali nel comunicato finale si metterà in evidenza la “sofferenza umana e gli impatti negativi” del conflitto sulla sicurezza alimentare ed energetica globale, ma anche sull’inflazione e sulla crescita. Nel comunicato – prosegue Bloomberg – si dà il benvenuto “a tutte le iniziative rilevanti e costruttive a sostegno di una pace durevole”, basata sulla Carta delle Nazioni Unite.

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