Israele, mandato d’arresto a Netanyahu: la rivolta dei paesi che riconoscono il CPI, “il mondo è impazzito”

Mandato d'arresto a Netanyahu, la posizione di tanti paesi che riconoscono il CPI: Europa e Sudamerica contrarie si esprime anche la Cina

StrettoWeb

Il mandato d’arresto a Netanyahu ha provocato una serie di reazioni da tutto il mondo. Tra i paesi che riconoscono la Corte Penale Internazionale, in tanti si sono espressi contro la decisione. Tra questi l’Olanda, l’Italia, l’Argentina, gli USA. Per Biden la sentenza “è oltraggiosa. Voglio chiarire ancora una volta: contrariamente a quanto la Corte cerca di far intendere, non esiste paragone tra Israele e Hamas. Saremo sempre al fianco di Israele contro le minacce alla sua sicurezza”. L’amministrazione Trump, altresì, sostiene Israele e si dice contraria alla decisione della Corte Penale Internazionale dell’Aia: l’amministrazione valuta di imporre sanzioni ai giudici e alle loro famiglie e altri funzionari della Corte.

Dopo che il Ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar ha annullato la visita del Ministro degli Esteri olandese Veldkamp in Israele, il politico Senior olandese Geert Wilders si esprime criticando aspramente il mandato d’arresto: “il mondo è impazzito”, ha detto, annunciando che presto verrà a incontrare Netanyahu in Israele.

Oltre all’Argentina, in Sudamerica il Paraguay ha affermato il sostegno  Israele. In Italia, Crosetto è stato chiaro: sono contrari alla decisione, ma saranno costretti ad arrestarlo in caso di arrivo nel paese; lo prevede la Legge essendo l’Italia uno dei paesi che riconoscono il CPI. Per Salvini, “i criminali di guerra sono altri. Conto di incontrare presto esponenti del governo israeliano e se Netanyahu venisse in Italia sarebbe il benvenuto”.

Il primo ministro ungherese Viktor Orban, il cui Paese detiene la presidenza di turno dell’Ue, ha annunciato che inviterà il suo omologo israeliano Benyamin Netanyahu per protestare contro il mandato di arresto emesso dalla Corte penale internazionale (Cpi). “Non abbiamo altra scelta che sfidare questa decisione. Inviterò” Netanyahu “a venire in Ungheria, dove posso garantirgli che la sentenza della Corte penale internazionale non avrà alcun effetto”, ha dichiarato in un’intervista alla radio statale.

La Cina dopo il mandato d’arresto Netanyahu: “Cpi sia oggettiva”

Anche la Cina sollecita la Corte penale internazionale (Cpi) ad adottare e perseguire “una posizione oggettiva” dopo il mandato di arresto emesso contro il premier israeliano Benyamin Netanyahu e il suo ex ministro della Difesa, Yoav Gallant. E’ quanto ha detto il portavoce del ministero degli Esteri, Lin Jian.

Iran: “il mandato di arresto per Netanyahu è la morte politica di Israele”

La posizione iraniana è ovviamente contraria, per noti motivi. Il capo delle Guardie Rivoluzionarie iraniane, il generale Hossein Salami, ha definito il mandato di arresto emesso dalla Corte penale internazionale nei confronti del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu e dell’ex ministro della Difesa Gallant come la “fine e la morte politica” di Israele. “Questo significa la fine e la morte politica del regime sionista, un regime che oggi vive in un assoluto isolamento politico nel mondo e i suoi funzionari non possono più viaggiare in altri Paesi”, ha detto Salami in un discorso trasmesso dalla TV di Stato.

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