La serie TV di Sky sulla storia degli 883 è fantastica. E la moglie di Max Pezzali svela tutta la verità

"Hanno ucciso l'uomo ragno - La leggendaria storia degli 883" è un successo straordinario: ha commosso milioni di telespettatori, che adesso si chiedono se tutto ciò che racconta è reale. La moglie di Max Pezzali fa chiarezza

StrettoWeb

E’ stato un successo straordinario, da record assoluto. La prima stagione della serie TV “Hanno ucciso l’uomo ragno – La leggendaria storia degli 883” di Sky Original realizzata da Sydney Sibilia con la produzione di Sky Studios e Groenlandia ha battuto ogni record con oltre 2 milioni di spettatori medi per gli 8 episodi che hanno fatto divertire, interessare e commuovere i fan o i semplici appassionati della storica band della musica italiana. Nonostante oggi in Italia Sky abbia molti meno utenti rispetto al passato, era da 8 anni che una serie TV di Sky non raggiungeva questi numeri di ascolti. Tanto che i produttori hanno già lasciato intendere che seguirà in futuro una seconda edizione.

I protagonisti della serie TV, Max Pezzali e Mauro Repetto, sono interpretati rispettivamente dai giovanissimi attori Elia Nuzzolo e Matteo Oscar Giuggioli, entrambi appena 24enni e il primo addirittura all’esordio, così come Sydney Sibilia è alla sua prima serie da regista (scritta insieme a Francesco Agostini, Chiara Laudani e Giorgio Nerone), con la collaborazione di Alice Filippi e Francesco Ebbasta. Tutto il cast è fatto da giovanissimi esordienti, compresa, Ludovica Barbarito che interpreta Silvia “Atene” Panayiotopoulos, di cui Max è invaghito al punto da ispirarsi per le sue prime canzoni. Ma Silvia esiste davvero nella storia di Max? E i particolari della serie TV che hanno commosso e fatto piangere i telespettatori sono reali?

La verità sui dettagli raccontati dalla serie TV

A fare chiarezza in una serie di interviste e di dichiarazioni proprio Max Pezzali, Mauro Repetto e soprattutto Debora Pelamatti, la moglie di Max Pezzali, che con un post su Facebook ha chiarito tante domande dei fan. Ebbene no, la serie TV non è un documentario, non racconta episodi reali, neanche la modalità con cui è nato il cult “Hanno ucciso l’uomo ragno” nasce dal soprannome di un venditore di strumenti musicali che ha smesso di sognare è reale. Così come non è vera la storia del rospo nè il DJ che chiedeva la cocaina, nè i nomi dei Licei di Pavia (sono invertiti) o i tempi sugli anni degli studi di Max e dell’incontro tra Max e Mauro (tutti sballati rispetto alla realtà). In ogni caso, ogni episodio è ispirato al reale motore del successo degli 883 e molti dettagli sono assolutamente realistici, come la scelta del nome o la reale esistenza della tavernetta come “nido creativo” della coppia di artisti.

E proprio per gli arricchimenti romanzati, la serie TV è eccezionale: è dichiaratamente condita da qualcosa di nuovo, “liberamente tratta” dall’autobiografia di Max PezzaliI cowboy non mollano mai” del 2013, quindi con tanta inventiva che romanza una storia di per sé bellissima, rendendola ancor più magica grazie all’abilità e alla genialità degli scrittori che sono riusciti a trasmettere il reale messaggio della storia degli 883 senza alterazioni pur creando storie e dettagli che hanno segnato in modo determinante il successo della serie Tv. Serie che si ferma all’estate 1992, subito dopo il successo del primo album – appunto “Hanno ucciso l’uomo ragno“, e che adesso tutti sperano prosegua con una seconda stagione dedicata al 1993-1994, l’ultimo biennio di coppia prima del rocambolesco addio di Repetto e quindi la necessità di Pezzali di proseguire da solo. Con ulteriori dischi di successo straordinario.

Le parole della moglie di Max Pezzali Debora Pelamatti

Innanzitutto grazie infinite a tutti per gli innumerevoli messaggi entusiasti sulla serie.
È la serie Sky Original più vista negli ultimi 8 anni.
Visto che non riesco proprio a rispondere a tutti, mi sembra doveroso dire (dal momento che è la domanda che mi fate maggiormente) che la storia è LIBERAMENTE tratta (e in quest’ottica bisogna guardarla).
Per esempio:
-Max non è mai arrivato in ritardo nella sua vita (mi arrabbio perché mi mette sempre fretta, essendo lui pronto sempre almeno un’ora in anticipo)
-Gli anni sono sbagliati: Max si è diplomato prima
-Per comodità hanno invertito i due licei
-Il diminutivo di mio marito è da sempre stato Max (da Massimo): non glielo ha dato ovviamente il suo compagno di banco a 18 anni
-Gli strumenti musicali gli sono stati comprati tutti da mio suocero (su questo Sergio ci tiene particolarmente)
-Non ha mai parlato con i rospi
-Il dJ è il nostro caro amico David (ogni volta che andiamo a NY lo incontriamo) e non si è mai drogato
-Silvia è l’unione delle caratteristiche di più fidanzate diverse di Max
E potrei continuare all’infinito…
LIBERAMENTE TRATTA.
Chiaro?
Io ho amato che la mia città d’adozione, la bellissima Pavia, venga finalmente rappresentata come merita e che la favola di mio marito sia raccontata in modo così straordinario (e apprezzata in tutta Italia)“.

Un successo straordinario: le canzoni degli 883 tornano hit in classifica

Il successo della serie Sky “Hanno Ucciso l’Uomo Ragno – La leggendaria storia degli 883” è tale da aver ha scatenato una vera e propria ondata di nostalgia, riportando alcune hit in voga nelle classifiche degli ascolti sulle piattaforme streaming. Come confermato da Spotify Italia all’Adnkronos, negli ultimi giorni si registra un aumento degli ascolti delle canzoni del duo pavese sulla piattaforma streaming. Un ritorno di fiamma confermato anche dalle certificazioni Fimi. Nella settimana 42, ben tre brani degli 883 hanno conquistato importanti riconoscimenti: disco di platino per ‘Sei un mito‘ (1993), e disco d’oro per ‘Ti sento vivere‘ (1995) e ‘Bella vera‘ (2001). Questo successo si aggiunge ai doppi dischi di platino già conquistati da ‘Hanno Ucciso l’Uomo Ragno’ e al disco di platino di ‘Una canzone d’amore’ nelle settimane precedenti. La serie Sky ha indubbiamente giocato un ruolo chiave in questo rinnovato interesse. Riportando alla luce la storia di Max e Mauro, dalle prime canzoni scritte in cameretta al successo travolgente degli anni ’90, la fiction ha risvegliato ricordi e emozioni in chi ha vissuto quegli anni in prima persona, e ha conquistato anche le nuove generazioni. Un successo che va oltre la semplice nostalgia. Le nuove certificazioni Fimi rappresentano quindi non solo un riconoscimento al talento di Max Pezzali e Mauro Repetto, ma anche la conferma che la magia degli anni ’90, almeno in campo musicale, non è ancora finita.

La pazza idea di Carlo Conti: riportare gli 883 al Festival di Sanremo 2025

Non vedo l’ora di chiudere questa fase delle scelte, è la più difficile. Sto ascoltando le canzoni continuamente e lo faccio in maniera particolare, a basso volume. Quali sono i temi dei brani? C’è un po’ di tutto, anche se i microtemi come famiglia, rapporti umani, amori cominciati e finiti prevalgono nettamente“. Carlo Conti come direttore artistico del Festival di Sanremo è chiamato il 2 dicembre all’annuncio più atteso: la lista dei big in gara. Finora sono oltre 200 le candidature e ne resteranno solo 24 a meno che Conti non decida di allungare la forbice a 26. L’anno scorso con Amadeus sono stati 30 gli artisti in gara. In attesa del verdetto impazza il totonomi. Non solo per la gara ma anche per i co-conduttori, i quali va detto non saranno uno a serata ma diversi, con le donne protagoniste a fianco di Carlo Conti. L’unico sicuro al momento è Alessandro Cattelan, che dopo il DopoFestival sarà all’Ariston anche nella serata finale. Mentre prendono corpo le candidature tra i big in gara di Riccardo Cocciante, Gianna Nannini, Al Bano, Amedeo Minghi, Conti ha già detto che sarebbe lusingato se Tiziano Ferro e Blanco fossero nella squadra di Sanremo. E c’è anche Arisa che potrebbe tornare. Altri nomi papabili: Brunori Sas, Benji & Fede, Madame, Achille Lauro, Rkomi, Olly, Clara, Noemi, Sangiovanni. Attenzione a Tony Effe-Gaia e Anna che hanno avuto un’estate gloriosa nelle classifiche dei brani più ascoltati. Poi, sulla scia del successo che sta ottenendo la serie tv sugli 883, il colpo che sta meditando Conti sarebbe Max Pezzali con Mauro Repetto nei duetti. Da non sottovalutare la possibilità che anche i vincitori delle Nuove Proposte dell’era Conti (Enrico Nigiotti, Ermal Meta, Francesco Gabbani, Serena Brancale) possano avere buone chances per assicurarsi il biglietto per l’Ariston.

serie tv 883 hanno ucciso l'uomo ragno

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