Torna la pioggia e fango e detriti precipitano dalla montagna “invadendo nuovamente Ginostra, il minuscolo villaggio alle pendici dello Stromboli, facendo saltare anche l’energia elettrica“. Una notte “di terrore per gli isolani che chiusi in casa hanno pregato affinché le loro abitazioni e le loro stesse vite venissero risparmiate dalla furia dei torrenti in piena“: è quanto ha affermato Gianluca Giuffrè, coordinatore del Comitato per Ginostra.
Sono bastati 10 minuti di pioggia, nella tarda serata di ieri, per far ripiombare gli abitanti del minuscolo borgo di Ginostra, nell’isola di Stromboli, nella paura. Lo storico approdo del Pertuso risulta totalmente insabbiato ed inoperabile, i cavi elettrici sono stati nuovamente tranciati e gran parte del villaggio è senza luce da ieri sera. Strade invase da fango e detriti cosi come alcune abitazioni. I residenti tornano a sollecitare interventi urgenti di messa in sicurezza.
“La tragedia è dietro l’angolo – si legge in una nota degli abitanti di Ginostra – e non vogliamo che ci siano morti e processi ma fatti concreti. Inoltre, è bene ricordarlo, siamo sotto un vulcano attivo e in caso di eruzioni improvvise quasi tutte le vie di fuga risultano, al momento, ostruite. Crediamo, a questo punto, se si vuole salvare Ginostra e Stromboli, che la questione debba essere trattata direttamente dal Governo Nazionale ed in tempi brevissimi“. Una manifestazione di protesta degli abitanti di Stromboli e Ginostra, per sollecitare interventi urgenti, è stata indetta per giovedì prossimo 14 novembre.