Medici cubani in Calabria, Azzarà: “ecco la prova sul possibile illecito del presidente Occhiuto”

Medici Cubani, Azzarà: "come mai l’unico Ordine dei Medici ad esprimersi contestando la suddetta operazione è quello di Cosenza?"

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“La prova provata sul possibile illecito posto in essere dal Presidente Roberto Occhiuto in occasione “dell’assunzione “dei medici cubani giunge definitivamente dalle sue dichiarazioni rilasciate (ore 09,19 ) durante l’andata in onda di ieri della trasmissione “Mattino Cinque”. Con le dichiarazioni fatte in televisione il Presidente, a mio avviso, cercando di giustificare l’assunzione dei medici di che trattasi e volendosi prendere il merito di “essere il precursore” su scala nazionale di tale metodica, conferma e si assume tutte le responsabilità che si trattava di assunzioni a tutti gli effetti“, è quanto afferma il sindacalista Nuccio Azzarà. “Quando occhiuto dice: “ se non avessi assunto i medici cubani avrei dovuto chiudere alcuni ospedali calabresi” asserisce perentoriamente che detto personale ha, sotto tutti gli effetti giuridici e professionali, agito, operato alla stessa stregua dei medici italiani, sostituendo a pieno titolo il personale mancante in pianta organica, altrimenti non si spiegherebbe come avrebbero potuto evitare le chiusure dei nosocomi. Ricordiamo che i medici italiani per poter svolgere la loro attività all’interno del Servizio Sanitario Nazionale hanno dovuto, possedendo i requisiti previsti dalla legge, superare un pubblico concorso ed essere obbligatoriamente iscritti al relativo ordine professionale”, rimarca Azzarà.

“La legge, le regole non possono essere superate da una asserita necessità, non compete e non è dato, neanche ad un Presidente di Regione benché “in preda alla disperazione”, violare la norma. Il Presidente ha omesso, tra l’altro, di dire come sono a tutt’oggi utilizzati gli 800 medici su 1200 assunti ( tre medici per ogni paziente ricoverato ) presso la sola ASP di Reggio Calabria, situazione a suo tempo da me denunciata in splendida solitudine durante una trasmissione de “Le Iene”. . Se gli 800 medici italiani “imbucati” fossero regolarmente al loro posto, presso il reparto che gli compete, per il quale sono stati assunti e vengono retribuiti, il problema dei medici cubani non si sarebbe posto“, sottolinea Azzarà.

“Come mai le varie autorità competenti non hanno provveduto a fare il loro dovere? Come mai l’unico Ordine dei Medici ( istituzione che garantisce i cittadini sul regolare esercizio della professione medica) ad esprimersi contestando la suddetta operazione è quello di Cosenza? Credo si possa pensare che insista la seria possibilità che si sia violata la legge ed, altresì, arrecato un serio danno erariale alle casse della Regione Calabria. “Forse” potrebbe essere questo l’argomento sul quale l’opposizione in Consiglio Regionale dovrebbe cimentarsi volendo parlare seriamente di sanità e dei diritti negati ai cittadini calabresi“, conclude Azzarà.

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