Mediterranean Life, il confronto con Falduto e quella frase provocatoria dell’Assessore

"Mediterranean Life: sei anni di attesa e nessuna risposta concreta": continua la battaglia dell'imprenditore Giuseppe Falduto

StrettoWeb

Giuseppe Falduto continua a combattere per il Mediterranean Life, nonostante la riunione di qualche settimana fa con l’Amministrazione Comunale. Il tema, tra l’altro, è stato anche all’attenzione dell’incontro di venerdì scorso con Giuseppe Scopelliti e Cateno De Luca. In quella occasione l’ex Governatore ha affermato che, se ci fosse stato lui, il futuristico progetto sarebbe stato realtà.

“Dopo sei anni di attesa, l’Amministrazione comunale non ha ancora dato una risposta formale al progetto Mediterranean Life, lasciando in sospeso un’opportunità unica per la nostra città”, ha scritto l’imprenditore in un post, svelando una frase dell’Assessore Malara. “Durante la riunione del 29 ottobre 2024, l’Assessore Malara ha affermato che la proposta sarebbe ‘carente’ perché non indicava chiaramente il ritorno per l’Amministrazione, chiedendo provocatoriamente: ‘Quanti asili nido costruirete per il Comune?’ Questa osservazione dimostra una mancata comprensione del progetto e una lettura superficiale dello Studio di fattibilità, che invece include già una serie di opere compensative innovative e di grande valore per la collettività. Tra queste, spicca la proposta di una funivia che avrebbe collegato il Castello di Sant’Aniceto al mare, un’infrastruttura capace di coniugare mobilità sostenibile, turismo e valorizzazione del patrimonio culturale”.

“È deludente constatare come un progetto di questa portata, capace di trasformare il territorio e generare ricadute significative, sia stato liquidato con una visione così limitata e priva di approfondimento. Mediterranean Life non è solo un progetto, ma un’opportunità per costruire un futuro migliore per tutta la comunità. Chiediamo che l’Amministrazione esca da questa fase di stallo e si impegni finalmente in un dialogo serio e costruttivo. Non possiamo permettere che l’immobilismo e la superficialità frenino il progresso della nostra città”, conclude Falduto.

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