Meloni a Rio: l’Ucraina, Mattarella e le stoccate alla Sinistra, “mi fa ridere”

L'intervento del Premier Giorgia Meloni a Rio de Janeiro per il G20 su tanti temi dell'attualità nazionale e mondiale

StrettoWeb

Giorgia Meloni ha parlato durante un punto stampa a Rio de Janeiro per il G20. Tanti i temi affrontati, da quelli nazionali a quelli mondiali. A partire dal conflitto Ucraina: “finché c’è una guerra in Ucraina noi saremo a fianco all’Ucraina”, ha detto rispondendo a chi gli chiede se sarà rinnovato il decreto per l’invio delle armi all’Ucraina in scadenza a fine anno. La scelta degli Usa di inviare missili a lungo raggio all’Ucraina è una risposta all’aggressività senza precedenti da parte della Russia, peraltro alla vigilia di un G20 a cui la Russia partecipa… L’Italia ha fatto un’altra scelta, siamo concentrati da sempre sul tema della difesa antiaerea, ovviamente comprendo il punto di vista di altre nazioni. Sul tema dell’eventuale disimpegno americano” in Ucraina “io credo che noi dobbiamo aspettare a vedere che cosa accade e credo che dobbiamo fare tutto il possibile per non divaricare il fronte occidentale – sottolinea – Questa è la sfida che noi dobbiamo porci e io credo che sia una sfida che possiamo raggiungere”.

“Non mi sono scandalizzata per la telefonata di Scholz a Putin, non è la prima volta che un leader occidentale parla con Putin – osserva la premier – mi pare che le posizioni espresse da Scholz siano in linea con il sostegno all’Ucraina e mi pare, da quello che il cancelliere mi ha raccontato rispetto ai contenuti della telefonata, che da parte russa non ci sia stata alcuna disponibilità al dialogo. Quindi – aggiunge – il tema non è parlare e non parlare: le cose non sono mai così semplici dal mio punto di vista. Il problema è parlare per dire cosa e obiettivamente oggi non mi pare che Putin sia disposto a qualsiasi forma di dialogo, però questo ci aiuta almeno a chiarire la realtà rispetto a una propaganda che abbiamo letto in questi mesi”.

Transizione energetica

Serve un “approccio più pragmatico alla transizione energetica”, ha detto la premier in un punto stampa. “La sfida – ha aggiunto – è della neutralità tecnologica, penso ai biofuel, su cui l’India lanciò un’alleanza globale. Ribadirò quanto detto a Baku, non si può sostenere una sostenibilità ambientale al prezzo di una desertificazione economica. Il focus di questa mattina sulla transizione energetica – ha poi aggiunto – lo utilizzeremo per rivendicare il lavoro fatto dalla presidenza italiana del G7 e l’impegno italiano sul nucleare da fusione su cui noi siamo all’avanguardia, che può cambiare la storia”.

“Lontani da risolvere questione fame e povertà”

Siamo molto molto distanti dal risolvere” le questioni “fame e povertà, date le crisi in atto, in Ucraina dove la Russia ha usato il grano come arma, e in MO”.

Violenza sulle donne

Empowerment femminile e violenza sulle donne sono cose diverse. La violenza sulle donne è un tema che siamo al di là dal risolvere. Le cause vanno affrontate tutte quante. Ci sono dati che parlano di un’incidenza significativa dell’immigrazione illegale di massa. E l’Italia continuerà a lavorare per fermarla. Ci sono anche altre cause su cui lavoreremo”, ha aggiunto il Presidente del Consiglio.

Le parole di Mattarella su Musk, il rischio Dazi e la stoccata alla Sinistra

“Le parole di Mattarella sono sempre importanti, sono contento che si intervenga per difendere la sovranità, ma mi fa ridere la Sinistra che parla di questo dopo aver detto a Scholz di dire agli italiani cosa dovevano votare o dopo la procedura di infrazione”, ha detto Meloni.

Dazi? Aspettiamo e vediamo che accade. Il tema di un disavanzo commerciale tra Usa ed Europa viene posto in tutte le Amministrazioni, ma è un problema che abbiamo sempre avuto per ciò che aveva fatto Biden. Siamo preoccupati dei Dazi, questo è un fatto, ma in Europa dobbiamo lavorare per fare da soli”.

Elezioni in Umbria ed Emilia Romagna

“Sono dispiaciuta dalla non conferma del Presidente in Umbria, ma gli italiani hanno sempre ragione e io mi complimento con i due nuovi Governatori. Sono comunque ancora molto ottimista visto che guidiamo 11 province autonome su 14. Non vincere sempre aiuta a mantenere i piedi per terra”, ha concluso.

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