25 novembre una data dall’immenso significato etico e sociale, una data consacrata in una giornata internazionale: il 25 novembre. La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è una ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, tramite la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999 in memoria della brutale uccisione il 25 novembre del 1960 di tre donne dominicane: Patri, Maria Teresa e Minerva Mirabal, soprannominate “mariposas”, farfalle, colpevoli di aver combattuto per la libertà del loro paese.
Questa giornata spesso, erroneamente, viene indicata come momento da festeggiare ed invece è una solenne giornata da onorare a ricordo dell’efferato omicidio. E per dare una risposta a quest’asserto il presidente l’associazione La Rosa del Pozzo dott. Antonino Santisi e l’ing. Oreste Mario Dito, ideatore e curatore, hanno programmato l’evento “Memoria, commemorazione, speranza” in cui, per combatterla, al centro c’è la violenza e si è scelto di incentrare l’Incontro su due aspetti che si ritiene siano importanti ovvero la Rappresentazione mediatica della violenza e la Violenza silenziosa ed incruenta che colpisce l’anima.
Infatti dopo i saluti istituzionali del Sindaco Giusy Caminiti, del Presidente del Consiglio Caterina Trecroci, del consigliere Caterina Neri e del Presidente de La Rosa del Pozzo Antonino Santisi il moderatore Oreste Mario Dito, dopo aver presentato un breve video che richiama il Macbeth con riferimento alla spettacolarità della violenza, darà la parola alla prof.ssa Annamaria Curatola, docente di didattica e pedagogia presso l’Università di Messina, che presenterà il saggio di Alberta Dito “Rappresentare la violenza a partire da Shakespeare” che tratta della spettacolarità della violenza che ormai, proprio partendo dal teatro shakespiriano, ha grande visibilità su tutti i mezzi di comunicazioni ed anche in molte forme d’arte (pittura, film, fiction etc.) nei video giochi e su TV e Web.
Successivamente interverrà l’autrice del saggio, Alberta Dito, per esporre che la sua scelta di rappresentare la violenza è stata suggerita dalla considerazione che facendo conoscere la bruttura della violenza possa insorgere la forza di combatterla con veemenza e convinzione.
A seguire la dott.ssa Carmen Giambelluca, psicologa clinica, affronterà l’aspetto scientifico della violenza psicologica.
A seguire sarà scoperta l’opera di Alberta Dito “Scarpette rosse”, uno dei simboli della violenza sulle donne, donata dalla stessa autrice e dal Presidente de La Rosa del pozzo dott. Antonino Santisi all’Amministrazione comunale.
A conclusione dell’incontro saranno consegnati gli attestati agli artisti che hanno partecipato agli eventi Sensazioni Creativi presso Ponti Pialesi.