Con ancora negli occhi il trionfo di Madrid, il Milan vola a Cagliari per una trasferta che Fonseca, dalla pancia del Bernabeu, aveva pronosticato ben più complessa della partita contro il Real. Previsione azzeccata. Il Milan esce dall’Unipol Domus Arena di Cagliari con un punto frutto di un 3-3 che avrà divertito sicuramente il pubblico di casa e gli spettatori neutrali, un po’ meno i tifosi rossoneri.
La difesa continua a essere il punto dolente. Pronti, partenza, via: gol di Zortea dopo 2 minuti, una costante quella di subire gol a freddo per i ragazzi di Fonseca. Milan che reagisce con Leao che al 15′ interrompe il suo digiuno di gol imbeccato magicamente da Reijnders per un delizioso pallonetto che batte il portiere.
Al 40′ arriva il raddoppio con lo stesso Leao che lanciato in campo aperto scappa via alla difesa, dribbla anche il portiere e appoggia in rete. Al 45’+5 un fuorigioco di Viola nega il 2-2 a Zappa, seconda rete annullata per offside dopo quella di Piccoli.
Nella ripresa lo stesso Zappa segna al 53′ il gol del pari. Al 69′ Abraham, appena subentrato per il talentino Camarda (abbastanza anonimo), sfrutta una respinta incerta di Sherri per il tap-in che vale il 2-3. Nel finale il Cagliari si fa arrembante, Fonseca prova a chiudersi con una sorta di 3-5-2 o 5-3-2 con Musah esterno/terzino a destra e Tomori nei 3 centrali ma il gol arriva ugualmente: dormita difensiva su un cross dalla sinistra, Zappa arriva a rimorchio e segna il gol più bello della sua carriera con un fantastico tiro al volo che vale il 3-3 finale.