La maggioranza dei tifosi della Virtus Rosarno, intervistati da Klaus Davi il 20 ottobre fuori dallo stadio Comunale “Giovanni Paolo II” in occasione della partita contro la Pro Pellaro valevole per il campionato di Promozione, condanna fermamente l’omicidio di Antonio Bellocco. In molti scelgono di non parlare ma la maggior parte di coloro che hanno fatto dichiarazioni si dichiarano fiduciosi nella giustizia. Solo alcuni profetizzano una vendetta del clan: “Succederanno cose brutte“. Klaus Davi torna quindi a Rosarno e San Ferdinando per scavare su una vicenda che ha travolto il mondo degli Ultras e della ‘Ndrangheta. Il giornalista aveva ampiamente previsto il pentimento di Beretta già lo scorso 7 ottobre ospite di Massimo Giletti nella trasmissione “Lo stato delle cose” su Rai 3 e prima ancora il 1° ottobre in un colloquio con il periodico Mowmag.
“Come facevo a saperlo un mese prima? È stata una sorpresa solo per chi non conosce le regole della ‘Ndrangheta, neofiti o dilettanti. Il pentimento di Beretta era scontato come è vero che stasera ci sarà il tramonto e domani l’alba. Tutto come da copione. Non è un tipo di criminalità che resiste in carcere. Mica parliamo di don Ciccio Testuni. Il suo pentimento aprirà uno squarcio importante nel mondo delle curve con sviluppi che potranno rivelarsi anche clamorosi“, afferma Klaus Davi.