Pisa, tutti pazzi di Pippo Inzaghi. Autostrada bloccata, lui scende dal bus e scatta selfie coi tifosi: “non ci posso credere” | VIDEO

Anche a Pisa tutti pazzi di Pippo Inzaghi: le immagini dei selfie scattati dall'allenatore coi tifosi in Autostrada

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Basterebbe cambiare solo il nome della squadra all’inizio, poi il resto della prima parte della frase rimarrebbe invariato. Perché sono tutti pazzi di Pippo Inzaghi, tutti i tifosi delle squadre che ha allenato (o in cui ha giocato). Sta facendo sognare Pisa, dopo aver lasciato bei ricordi a Reggio Calabria, Brescia, Salerno, Benevento, Venezia, oltre ovviamente alla “sua” Milano. E questo al di là del risultato, che non sempre è stato dalla sua parte. Ma sono tutti pazzi di lui per le doti umane dimostrate, per l’umiltà, il garbo, ma soprattutto per quella passionalità, carica e adrenalina che riesce a trasmettere ancora oggi che è in panchina.

Sta facendo sognare Pisa, dicevamo. Perché è primo in Serie B, contro ogni pronostico, e ieri ha sbancato il campo di una diretta concorrente, la Cremonese, vincendo 1-3. Al termine della partita, sulla strada di ritorno verso casa, è successo un fatto simbolico e simpatico, da raccontare. Sia il bus della squadra, che i tanti tifosi nerazzurri accorsi in trasferta, sono rimasti bloccati in Autostrada, al casello di Berceto (Parma). I supporters, però, si sono messi a cantare, per ammazzare la noia, attirando anche le attenzioni della squadra. E così Pippo Inzaghi è sceso dal bus e, acclamato dalla folla, ha scattato selfie coi tifosi. Un po’ di magone, e invidia, da Reggio Calabria, dove questi fatti accadevano soltanto due anni fa. Fa sicuramente piacere, però, che dopo diversi bocconi amari – e diversi personaggi discutibili incontrati nel recente percorso – mister Inzaghi si stia togliendo finalmente delle soddisfazioni e un po’ di tranquillità.

A documentare tutto, con dei video, la pagina Instagram neroazzurro.official. Si vedono i cori dei tifosi e poi Inzaghi che scatta selfie con loro. In sottofondo anche la voce di un ragazzo che non crede ai suoi occhi: “grande Pippo, non ci posso credere”.

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