Il Ponte sullo Stretto viaggia spedito, ma i comunisti calabresi insistono: “è una sciagura”

La nota: "prospettiva Unitaria inizia la sua mobilitazione nazionale e il suo percorso verso la costruzione dell’organizzazione nazionale comunista"

StrettoWeb

I comunisti della Calabria insistono e annunciano una “mobilitazione nazionale verso la costruzione dell’organizzazione nazionale comunista”. Si dicono contrari all’Autonomia Differenziata, al Premierato, al Ponte sullo Stretto, proprio in queste ore in cui viaggia spedito verso nuovi traguardi, dopo i recenti ok.

“Il Movimento per la Rinascita Comunista (MpRC), che già è in sé un prodotto politico comunista unitario (dato cioè dall’unità felicemente avvenuta tra il Movimento per la Rinascita del Partito Comunista Italiano e per l’Unità dei Comunisti, con base sociale e politica soprattutto in Calabria; “Cumpanis”, con le sue principali aree territoriali nelle Marche, a Milano, a Roma e in Friuli ; parti rilevanti de “La Città Futura”; “Interstampa” del Piemonte; Movimento dei Comunisti della Sardegna e aree comuniste della Sicilia), nel maggio 2024, in una grande manifestazione pubblica a Roma, presso il Teatro Flavio, lanciò l’idea di un Tavolo per l’unità d’azione e di lotta dei comunisti”si legge in una nota.

“Tavolo al quale subito aderirono, oltre il MpRC stesso, Patria Socialista, Resistenza Popolare e Costituente Comunista. Quattro soggetti comunisti che, dopo un primo e proficuo lavoro, hanno organizzato, lo scorso 26 ottobre, una, riuscita, Conferenza stampa a Roma attraverso la quale è stata reso pubblico il progetto di unità delle stesse quattro forze, e del loro nome: Prospettiva Unitaria, un logo avente in sé anche i quattro loghi, dichiaratamente comunisti, degli stessi soggetti politici. Prospettiva Unitaria, che già nella Conferenza stampa del 26 ottobre scorso ha chiaramente reso pubblico il proprio progetto volto a mettere in campo, nel nostro Paese, una forza comunista all’altezza dei tempi e dell’odierno scontro di classe, ha anche lanciato una propria campagna politica attraverso quattro, prime, manifestazioni politiche da organizzare sul piano nazionale ed entro dicembre 2024, quattro importanti mobilitazioni che dovranno poi culminare in una quinta, e grande, assemblea nazionale a Roma da tenere il 25 gennaio 2025. Ognuno dei quattro soggetti politici comunisti che già formano Prospettiva Unitaria organizzerà una delle quattro manifestazioni, alle quali tutti i dirigenti di Prospettiva Unitaria parteciperanno”, aggiungono.

“La prima delle quattro manifestazioni nazionali, questa organizzata dal MpRC, si terrà sabato 16 novembre a Reggio Calabria. Già il titolo scelto per la manifestazione (“Sanità, Autonomia differenziata, Ponte, Mezzogiorno/ La lotta dei comunisti riparte da qui!”) da esattamente la cifra politica del progetto strategico di Prospettiva Unitaria, un progetto volto ad unire, radicare ed organizzare i comunisti nelle lotte, nella realtà concreta delle cose, nella società e tra i lavoratori. La lotta per la difesa ed il rilancio della Sanità pubblica, specie nel Sud d’Italia, specie in Calabria, dove per tenere aperti servizi fondamentali della devastata Sanità pubblica è stato necessario ricorrere all’opera di centinaia di medici cubani, è la prima questione che la manifestazione di Reggio Calabria di Prospettiva Unitaria vuole affrontare”.

Da Autonomia a Premierato e Ponte sullo Stretto

“Una lotta altrettanto determinata dovrà essere, innanzitutto dai comunisti uniti, lanciata contro l’Autonomia differenziata, un’orrenda merce di scambio tra una Lega sempre più volta alla feudalizzazione del Paese, ad una sempre più netta divisione tra un’Italia più benestante, del nord, e un’Italia ben più povera, del Sud, e Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, che punta ad un premierato come anticipazione di un regime autoritario, antidemocratico e antioperaia. Come una sempre più vasta mobilitazione popolare dovrà essere sostenuta, dai comunisti, da Prospettiva Unitaria, contro il Ponte sullo Stretto, vera ossessione reazionaria del ministro Salvini e vera, ed eventuale, sciagura per tutto il popolo del Meridione che, col Ponte, vedrebbe la realizzazione di un’ opera folle, inutile e già fatiscente sin dalla nascita e la cancellazione di ciò che davvero serve alla Calabria e a tutto il Meridione: nuove infrastrutture ferroviarie, stradali e portuali (ammodernamento, raddoppio ed elettrificazione della ferrovia jonica, alta velocità Salerno – Reggio Calabria, autostrada della jonica, potenziamento porto Gioia e Tauro, ecc.) all’altezza dei tempi come necessaria parte di un intero progetto di costruzione di infrastrutture degne di un Paese contemporaneo e civile che ora del tutto mancano in Calabria e in tutto il Mezzogiorno e la cui assenza è una delle maggiori basi materiali del mancato sviluppo del Sud d’Italia”.

“Della “Quistione Meridionale” (come direbbe Antonio Gramsci), si parlerà, dunque, nel suo insieme, a Reggio Calabria, il prossimo 16 novembre, presso lo Spazio Open, in via Filippini 25, dalle ore 17.00, con Michelangelo Tripodi, Presidente nazionale del MpRC, e già Assessore Regionale in Calabria; Lorenzo Fascì, avvocato e membro della Segreteria nazionale del MpRC; Igor Camilli, Segretario nazionale di Patria Socialista; Gennaro Nenna, di Resistenza Popolare, Ciccio Talia, di Costituente Comunista, con le conclusioni di Fosco Giannini, Coordinatore nazionale del MpRC”. Così in una nota il Movimento per la Rinascita Comunista della Calabria.

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