Reggina, Gabriele Martino durissimo: “questa società non è forte, il prossimo sarà il terzo anno di D…”

L'ex dirigente della Reggina Gabriele Martino interviene duramente contro l'attuale proprietà amaranto ma anche contro l'allenatore

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E’ durissimo, Gabriele Martino. E non è la prima volta. La settimana scorsa al Dispaccio, oggi a Radio Touring. L’ex storico dirigente della Reggina non le manda a dire sull’attuale proprietà e sul momento, insistendo sul fatto che bisognerebbe richiamare persone che “hanno dato alla città ed alla squadra”, facendole “sedere attorno ad un tavolo. Mi auguro una proprietà più forte, magari fatta di reggini. E’ vero che chi ha fatto grande la Reggina non opera da tempo nel calcio, ma i dirigenti si formano. C’erano persone con due qualità fondamentali: competenti ed onesti. La Reggina ha bisogno di questo”.

“Quest’anno la Reggina ha perso con le prime e pareggiato con le ultime ed è difficile gestire un campionato così. Per vincere i campionati non ci vogliono solo i buoni giocatori o i buoni allenatori, ma serve una società forte. Questo gruppo dirigente, invece, non è tanto forte da pensare di poter vincere il campionato. La Reggina è meritatamente quarta. Sono stati commessi degli errori ancor prima di cominciare. Reggio Calabria sta disputando per il secondo anno consecutivo, il campionato dilettanti. Spero di sbagliarmi, ma il prossimo sarà il terzo. Il gruppo dirigente, dopo un anno che ha operato a Reggio, non è stato capace di mettere in piedi una squadra che oggi potesse stare al posto del Siracusa”, aggiunge.

Sulla gestione tecnica, per il dirigente la rosa “non è assortita bene. Più giocatori forti hai, più per il tecnico è difficile gestirli. Ci sono allenatori che pensano, sbagliando, di poter gestire i rapporti con i propri calciatori facendo giocare un po’ l’uno e un po’ l’altro. Ed è il caso della Reggina di quest’anno. Se chiedessi la formazione base della Reggina, nessuno riuscirebbe a rispondermi”. Stoccate, così, anche al Pergolizzi: “non ho molta stima del tecnico, un allenatore non può affermare che si è andati in confusione. E non c’è mai stata continuità. In ogni partita, sprazzi di dominio. Guardiamo come è arrivato il gol della Reggina, e come è arrivato il gol del Sambiase. Da una parte, il caso: rimessa lunga, distrazione avversaria e gol. La rete del Sambiase è frutto di una trama di gioco. E questo la dice lunga. Quanti gol ha fatto la Reggina su palla inattiva? E quanti su manovra corale? Questa squadra è competitiva, nella misura in cui rimani a due o a quattro punti dalla vetta. Reggio merita altro”, dice ancora Martino.

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