Una vittoria pesantissima. E meritatissima. La “nuova prima” di Trocini, alla Reggina, si conclude con un grande successo, lo 0-1 in casa della capolista Vibonese, che in casa aveva perso solo alla prima. Primo scontro diretto vinto in oltre una stagione (non considerando l’altro 0-1 sempre a Vibo dei playoff), ma importante ai fini della classifica. Così la squadra amaranto evita un potenziale -8 dalla stessa Vibonese, che dovrà recuperare in settimana contro l’Acireale. Anzi, la compagine amaranto rimane attaccata al treno delle squadre di vetta.
La partita
Trocini sceglie la strada del 4-3-3, con Perri e Ragusa ai lati di Barranco. Stravolge ben poco, rispetto a Pergolizzi, sia nel sistema di gioco che negli uomini, con Salandria play e Barillà e Porcino mezz’ali. Rispetto alle ultime due con l’ex tecnico, però, è l’atteggiamento a cambiare, sin dall’approccio alla sfida. La Reggina è altissima, mantiene la pressione a partire dai difensori avversari, è concentrata, attenta, sta bene fisicamente, si propone con coraggio e organizzazione. Insomma, forse il miglior primo tempo, anche considerando la caratura dell’avversario.
La Vibonese ci capisce poco, in realtà. Ha difficoltà a proporre, è costretta al lancio lunghi, è imprecisa, non crea neanche un pericolo nei primi 45 minuti. Dal canto suo, forse anche un po’ per la classica “scossa” col nuovo allenatore, la Reggina è in salute ed è l’unica a creare pericoli. Le chance non mancano, ma neanche le difficoltà. Dopo 13 minuti, infatti, Porcino si fa male ed è costretto al cambio: al suo posto Laaribi, subito dentro dopo l’assenza prolungata – e forzata – con Pergolizzi. Oltre a Porcino si ferma anche Salandria, che prende una botta e non riesce a rimanere in campo. Al suo posto Urso. Ed è decisivo. A qualche minuto dal suo ingresso, infatti, viene pescato tutto solo in area dalla trequarti e di testa fa 0-1. Meritatissimo, per quanto visto. Difesa rossoblu distratta. E così a ridosso dell’intervallo è vantaggio amaranto.
Nella ripresa il copione non cambia. Nonostante il vantaggio, la Reggina rimane altissima, concedendo anche spazi all’avversario. Che è sì più pericoloso, ma senza creare grandi affanni. Allo stesso tempo, la compagine di Trocini sfrutta a sua volta gli spazi lasciati dagli avversari, sprecando con Ragusa e Barranco. Alla fine, però, tiene bene, rischia quasi nulla e porta a casa un successo importantissimo.