Si è svolta nella giornata di venerdì 22 novembre la conversazione, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà” sul tema relativo a “L’Arco dei Carafa in Bruzzano vecchio”. L’Arco dei Carafa è un gioiello architettonico in un percorso storico artistico e archeologico ubicato nel comune di Bruzzano Zeffirio, in provincia di Reggio Calabria, e tale struttura architettonica è conosciuta anche come Arco Trionfale dei Carafa o Porta di Città. Il monumento, di ispirazione classico rinascimentale, eretto nel XII secolo e dedicato alla dinastia dei principi Carafa di Roccella ionica, con funzione di porta di accesso aİ centro abitato di Bruzzano.
Nel borgo di notevole valore storico l’arco di Trionfo ha caratteristiche specifiche ottenute con l’impiego di mattoni di argilla, legati da malta a base di calce idraulica. Lesene, basi, colonne, trabeazione, piramidi comitali non conoscono altro materiale. Si tratta di un notevole gioiello architettonico, rarissimo nella storia dell’Arte calabrese, con caratteristiche specifiche ottenute con l’impiego di mattoni d’argilla, legati da malta a base di calce idraulica. Lesene, basi, colonne, trabeazione, piramidi comitali non conoscono altro materiale. La superficie presenta un intonaco lisciato, nel quale fregi, bassorilievi e decori furono realizzati da maestranze locali, nel fondere il classico rinascimentale delle forme con lo stile barocco delle decorazioni. Gran Parte degli affreschi originari è andato perduto anche a causa dell’umidità del luogo.
Rimane la bellezza della volta centrale a tutto sesto. Purtroppo, gran parte degli affreschi originari è andata perduta anche a causa dell’umidità del luogo. L’Arco dei Carafa è rivolto ad est, come tutte le porte urbiche medievali introdotte al centro del borgo. La struttura, con arco a tutto sesto, è fiancheggiata da false colonne e lesene, e ricorda la forma architettonica tardo rinascimentale. Realizzata in mattoni e calce si presenta rivestita di intonaco e completamente decorata con affreschi raffiguranti scene floreali, stemmi e cornici in stile puramente barocco. E’ la cosa più recente che vedremo, dopo averlo attraversato un tuffo nel passato. Rimane la bellezza della volta centrale a tutto sesto, innalzata nel Settecento, per chissà quale evento celebrativo o più semplicemente a conferma della potenza dei signori Carafa, duchi di Bruzzano, marchesi di Caulonia e principi di Roccella, e della devozione dimostrata dai loro sudditi. innalzata nel settecento, per chissà quale evento celebrativo o più semplicemente a conferma della potenza dei signori Carafa.
Come porta Urbica è rivolta a Oriente e decollocata lungo le antiche mura perimetrali del nucleo abitativo di impronta medievale. L’aspetto imponente è confermato dai nove metri di lunghezza alla base e dalle torrette quadrangolari sormontate da piccole piramidi comitali con lesene basali, integrate alla muratura, poste alle due estremità. Queste alcune delle cifre che sono state oggetto di analisi a cura della prof.ssa Manuela Quattrone, specializzata in Conservazione, Restauro e Valorizzazione dei beni architettonici e ambientali, gradita ospite del Circolo Culturale “L’Agorà”. La conversazione, organizzata dal sodalizio culturale reggino, sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da venerdì 22 novembre.