“Non siamo affatto meravigliati del disperato quanto velleitario tentativo dell’attuale maggioranza di Centro – Sinistra al Comune, di recuperare, anche in minima parte, una immagine ormai irreversibilmente compromessa in dieci anni di paralisi amministrativa, con frequenti annunci, (perche’ solo ora?), di imminenti avvii di lavori, messi in cantiere a prescindere della loro reale utilita’ economica – sociale, senza alcuna logica e privi di qualsiasi visione prospettica sul futuro della città”. E’ quanto afferma Candeloro Imbalzano, già più volte assessore comunale e consigliere regionale, nonchè esponente di Forza Italia.
“L’ultimo ingiustificabile esempio è costituito dalla presentazione, con tanto di solita corte, dei lavori di recupero dell’ormai inesistente “Orto Botanico” sorto nell’area di Viale Calabria adiacente alla sede dell’ATAM, in una epoca lontana, quando la città tra il Calopinace ed il S. Agata, era occupata da vaste estensioni di piante di bergamotto e coltivata ad ortaggi. Oggi, con una scelta improvvida, si spendono qualcosa come ben 12 milioni di euro del PNRR per insediare nuovamente in questa area ormai centrale e destinabile per ben altri importanti utilizzi e con un minore investimento, un nuovo MINI giardino botanico, con annessa e ormai solita operazione di modesto maquillage”.
“Viene più che spontaneo chiedere al Sindaco chi lo consiglia per scelte così sconsiderate, a prescindere dal fatto che negli anni 2009 – 2010, dopo attenta, condivisa ed articolata riflessione, si era ipotizzato di rigenerare l’area spendendo molto meno e con Fondi PISU, costruendovi anche, e molto più opportunamente, un incubatore di innovative e competitive piccole imprese operanti nell’agroalimentare, a partire dal Bergamotto, con un laboratorio di ricerca sulle qualità dell’oro verde. Operazione che non ebbe purtroppo seguito per i fatti che hanno contrassegnato dopo il 2012 la vita amministrativa di questa città e che, comunque, era accompagnata dalla contemporanea nascita di un grande Orto Botanico nella sede assai più naturale della Collina del Pentimele”, continua Candeloro Imbalzano.
“Poichè da tempo si tenta di collegare questo straordinario polmone di verde al centro, con una strada panoramica che verrà a costare la bellezza di 2,4 milioni di euro, ci si chiede, se essa servirà soltanto per visitare i Forti umbertini e/o per ammirare lo spettacolo dello Stretto? Sarebbe una operazione utile, ma assai minimale ed improduttiva in termini turistici, perchè la “Collina” rappresenta una straordinaria e fin qui sottovalutata ricchezza della città e la sua riqualificazione, non solo secondo noi, avrebbe dovuto avere la precedenza anche rispetto all’area di Via Foro Boario, in quanto non solo grande operazione di rigenerazione urbana, attesa peraltro da decenni, ma ATTRATTORE TURISTICO di incomparabile fascino” , continua Candeloro Imbalzano.
“L’Orto Botanico sulla collina di Pentimele stessa si integrerebbe e sarebbe complementare con la flora e con il prezioso patrimonio arboreo esistente, con la possibilità di utilizzo polivalente, magari con un CONCORSO INTERNAZIONALE DI IDEE vista l’entità dell’investimento, della vasta area circostante, per una operazione di rilancio in grande stile di uno dei gioielli della città, che verrebbe dotata anche di questo grande attrattore.
“Molti di noi sanno cosa rappresenta la collina del Montjuic per Barcellona, una delle capitali del turismo europeo: una metropoli moderna, cosmopolita e sempre euro mediterranea, visitata annualmente da milioni di turisti. Il Montjuic è diventato un passaggio obbligato nel tour turistico della città per tutti coloro che la visitano, attratti dalla bellezza del luogo, proiettato maestosamente sul sottostante grande Porto turistico e sulla intera città, e sul quale gli spagnoli hanno scommesso fin dai primi decenni del secolo scorso, ospitando già nel 1929 l’Esposizione Universale , costruendovi di recente lo stadio Olimpico e altri impianti sportivi per i Giochi del 1992, nonchè sede di prestigiose istituzioni culturali: non facendosi mancare neanche un collegamento col centro mediante una spettacolare teleferica. E’ questo il futuro che deve essere immaginato per la “nostra” Collina! Perchè a Reggio chi ha responsabilità amministrative non riesce ancora a ragionare in grande, occupandosi del presente con opere di piccolo cabotaggio e senza respiro?” aggiunge Imbalzano.
“In una fase in cui abbiamo finalmente un aeroporto in crescita esponenziale, grazie all’impegno del presidente Occhiuto e dell’on. Cannizzaro, possiamo e dobbiamo essere ambiziosi, porre da subito le premesse per un futuro prossimo sempre più luminoso , investendo in attrattori iconici e con la logica di una rigenerazione integrata di tutto il territorio metropolitano. E non sprecando, come purtroppo, si rischia di fare, la grande ed irripetibile occasione del PNRR!!”.