“Opera” è stata scelta per la copertina del terzo volume (Dal Neoclassicismo al Contemporaneo) della nuova edizione del Manuale di Storia dell’Arte per la scuola, edito da Einaudi – Mondadori Education, autori Salvatore Settis e Tomaso Montanari. Destinato ai trienni dei licei”, è quanto comunica Edoardo Tresoldi, autore di “Opera”, l’installazione permanente di arte pubblica sul Lungomare di Reggio Calabria. “Vedere Reggio Calabria sulla copertina di un manuale di storia dell’arte contemporanea è per me grande motivo di orgoglio e felicità. L’arte pubblica è un confronto che ci ricorda che siamo tutti di tutti e che dobbiamo avere cura di coltivare una collettività virtuosa per essere luce. Dedico questo dolce momento ai ragazzi e le ragazze di Reggio e a tutte quelle persone che fanno il possibile per portare alla collettività ampiezza di sguardo e stimoli nuovi. Un ringraziamento speciale agli autori, Mondadori Education e Einaudi editore per aver scelto di inserirmi in questo volume e ovviamente il mio caro amico e collaboratore impeccabile Il Conte Photography che ha scattato le foto”, conclude Tresoldi.
La soddisfazione di Falcomatà
“È successo davvero! Reggio Calabria sulla copertina del libro di Storia dell’Arte per la scuola superiore! Grazie a “Opera” di Edoardo Tresoldi, una creazione straordinaria che porta l’immagine migliore della nostra città in Italia e nel mondo. “Opera” è stata scelta per la copertina del terzo volume (Dal Neoclassicismo al Contemporaneo) della nuova edizione del Manuale di Storia dell’Arte per la scuola, “Arte. Una storia naturale e civile” edito da Einaudi – Mondadori Education, autori Salvatore Settis e Tomaso Montanari, destinato ai trienni dei licei”, è quanto afferma il sindaco Giuseppe Falcomatà. “Adesso centinaia di migliaia di studenti vedranno la nostra città ogni volta che apriranno il loro libro di arte. E ricordo che qualcuno, quando presentammo il progetto, ebbe perfino il coraggio di polemizzare. Oggi Opera è un orgoglio per l’intera comunità reggina. Sempre di più”, conclude Falcomatà.