Dopo polemiche, tensioni ed insulti, la Commissione consiliare Statuto e Regolamenti del comune di Reggio Calabria, ha passato in rassegna gli emendamenti sul “Regolamento sul funzionamento delle Commissioni consiliari”. In sostanza, grazie alle denunce della minoranza, della stampa e dell’intervento del Prefetto, la maggioranza fa un passo indietro ed il regolamento – bavaglio non passa. Chi ha contribuito in maniera determinante a trovare un punto di equilibrio tra le parti? Il consigliere “comunista” Saverio Pazzano. Gli emendamenti da lui presentati per migliorare la bozza iniziale (tranne uno), hanno sostanzialmente l’unanimità di maggioranza ed opposizione. Non è mancato il nervosismo nemmeno nella seduta odierna, con il consigliere Ripepi che ha minacciato un esposto per falso ideologico e l’accusa del presidente Marino alla minoranza di “voler bloccare i lavori“.
La seduta
“Un tema analizzato che assume una rilevanza notevole considerato l’impegno e la partecipazione”. Si è aperta con queste parole del presidente della Commissione Affari istituzionali Giuseppe Marino, l’attesa seduta in cui si è tenuta la votazione degli emendamenti sul regolamento per il funzionamento delle Commissioni consiliari. Il presidente Marino ha riassunto il lavoro fatto in questi mesi, dopo la proposta iniziale sulla quale sono stati presentati emendamenti “per dare la possibilità a tutte le forze di dare un contributo nella diversità di opinioni e idee politiche: sono fiducioso – aveva detto Marino – che si possa arrivare a un testo equilibrato”.
Marino ha evidenziato la ratio che ha portato al riesame del regolamento: “un lavoro finalizzato a regolamentare l’organo delle commissioni consiliari permanenti, organi che ritrovano il loro ruolo di primaria importanza all’interno del consiglio comunale e dell’amministrazione perché le commissioni sono il luogo in cui si prepara l’attività del consiglio comunale, in cui si approfondiscono gli atti, organi che hanno un ruolo di impulso politico, ma anche di controllo ed è giusto che questi organi siano ben regolamentati”.
Marino si è poi soffermato sul lavoro svolto dall’ex consigliere Martino, “già presidente della Commissione Statuto e regolamento e che ha dato un contributo importante alla scrittura dell’attuale regolamento. In queste settimane non sono mancate polemiche, ma io rinnovo la mia stima per il lavoro che ha fatto, ciò non vuol dire, alla luce delle nuove esigenze, non debbano esserci delle variazioni. C’è la necessità di intervenire per rendere questo strumento più efficace, più innovativo e più rispondente alle necessità del consiglio”. Successivamente, dopo le sollecitazioni del consigliere Ripepi, Marino ammette che la bozza del regolamento – bavaglio è partita direttamente da lui.
Presente il segretario generale
Il segretario generale Antonia Criaco ha specificato di non aver espresso pareri perché gli emendamenti non hanno riflessi di natura giuridico-tecnica “ma sono tutti di natura politica”, il parere tecnico verrà dunque espresso sulla totalità del regolamento. L’unico parere negativo ha riguardato la modifica dell’art. 10 proposta dall’opposizione, che prevedeva l’obbligo per i dirigenti e del sindaco di doversi presentare nelle commissioni, considerando che le stesse commissioni sono organi facoltativi. “Ciò non toglie – ha chiarito la segretaria – il dovere istituzionale di partecipare”.
Le parole di Falcomatà
A inizio seduta è intervenuto il Sindaco Giuseppe Falcomatà: “è una commissione che arriva a conclusione di un iter lungo ed articolato prima di arrivare all’odierno confronto – ha chiarito – una discussione che, a tratti, ha superato i giusti e corretti confini della dialettica politica che ci ha visto in alcuni casi contrapposti nelle argomentazioni, ma che deve vederci sempre consapevoli del ruolo di rappresentanti istituzionali. Si tratta di un regolamento che può migliorare il cuore pulsante dell’attività politica e amministrativa. Sappiamo che le commissioni funzionano nei termini di partecipazione assidua e produttiva per le proposte che vengono fuori dall’analisi di documenti delle attività poste all’attenzione del consiglio comunale, tutti quegli atti che sono il cuore dell’Amministrazione comunale e dell’indirizzo politico che l’Amministrazione vuole dare e che non possono essere scelte solo amministrative. Ciò che succede nelle commissioni non resta nel palazzo, ma ha una ricaduta sui cittadini e sulla quotidianità delle persone, quindi ragionare su un regolamento che possa rispondere a questo tipo di esigenze, che possa migliorare il funzionamento delle stesse e correggere distorsioni che rallentano l’obiettivo di migliorare la qualità della vita, va ricondotto nel perimetro e nei confini della giusta dialettica di confronto tra le diverse parti in causa. La vostra presenza qui dimostra che la vostra volontà c’è, lo dimostrano i 27 emendamenti totali in discussione. Sono convinto che il regolamento dopo ampia discussione potrà vedere la luce”.
Ripepi: “abbiamo bloccato il regolamento – bavaglio”
Il battagliero consigliere comunale e leader di Alternativa Popolare, Massimo Ripepi, a fine seduta, ha affermato: “abbiamo fatto un buon lavoro. Abbiamo tolto il bavaglio al regolamento e la maggioranza si è ravveduta”.