Domenica 17 e lunedì 18 novembre si terranno le elezioni regionali in Emilia Romagna per eleggere il nuovo presidente di regione e rinnovare il consiglio regionale. Le elezioni si sarebbero dovute tenere nel 2025, ma sono state anticipate per le dimissioni di Stefano Bonaccini dopo l’elezioni all’Europarlamento. Oltre che in Emilia Romagna, si voterà anche per le elezioni regionali in Umbria. StrettoWeb seguirà in diretta tutte le fasi ed in particolar modo lo spoglio delle schede che decreteranno il vincitore.
Candidati
I candidati alla presidenza dell’Emilia Romagna sono quattro. Il Partito Democratico sostiene la candidatura di Michele De Pascale: dal 2016 è sindaco di Ravenna e dal 2018 è presidente dell’Unione delle Province d’Italia (UPI), l’associazione che rappresenta le province italiane. De Pascale è appoggiato anche dal Movimento 5 Stelle, da Alleanza Verdi-Sinistra, dalla lista “Riformisti-Emilia-Romagna Futura” (che comprende Più Europa, Azione, il Partito Socialista Italiano e il Partito Repubblicano) e dalla lista civica “Civici, con De Pascale presidente”, con cui si candidano alcuni esponenti di Italia Viva.
La coalizione formata da Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e Noi Moderati, invece, sostiene la candidatura di Elena Ugolini ed è vicina al movimento di ispirazione cattolica “Comunione e Liberazione”, che proprio in Emilia Romagna organizza ogni anno il “Meeting di Rimini”.
Gli altri due candidati alla presidenza della Regione Emilia Romagna sono Federico Serra, sostenuto da Potere al Popolo, Partito Comunista Italiano e Rifondazione Comunista, e Luca Teodori, sostenuto dalla lista “Libertà, Coerenza, Verità”.
Legge elettorale
L’elezione del presidente della Regione Emilia Romagna avviene su un’unica scheda, dove gli elettori possono esprimere il loro voto in vari modi: possono votare per un candidato presidente della regione, e il voto non si estende alle liste a esso collegate; possono votare per una lista di consiglieri, e il voto si estende al candidato presidente collegato; oppure possono votare per un candidato presidente e una delle liste collegate.
Sì al voto disgiunto
In Emilia Romagna è previsto il voto disgiunto, cioè la possibilità di votare per un candidato presidente e per una lista non collegata, mentre non è previsto il secondo turno di ballottaggio: vince il candidato presidente che ottiene più voti, a prescindere dal risultato.
Composizione consiglio regionale
Le elezioni regionali in Emilia Romagna serviranno a eleggere anche i nuovi membri del consiglio regionale, che è composto da 50 consiglieri, tra cui il candidato presidente vincitore. Di questi 50 consiglieri, 40 sono eletti con metodo proporzionale sulla base di liste circoscrizionali collegate a ciascun presidente. Al momento del voto l’elettore può esprimere al massimo due preferenze per i consiglieri regionali, a patto che siano di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza.
Premio maggioranza
Gli altri nove consiglieri (il decimo è il presidente di regione vincitore) sono spartiti sulla base del risultato ottenuto dalla coalizione vincitrice. Se le liste di questa coalizione hanno ottenuto più di 24 seggi, compreso quello del presidente, ottengono quattro dei nove consiglieri ancora disponibili. Se le liste vincitrici hanno invece ottenuto 24 seggi o meno, otterranno tutti e nove i consiglieri restanti. Non eleggono consiglieri le liste che ottengono meno del 3% dei voti, a meno che non siano collegate con un candidato presidente che ha ottenuto in totale più del 5%.