Le famiglie spendono in media in Italia per la raccolta della spazzatura intorno ai 329 euro, con una crescita del 2,6% rispetto all’anno precedente. Lo rende noto il rapporto 2024 dell’Osservatorio Prezzi e Tariffe di Cittadinanzattiva che ha interessato la Tari applicata dai capoluoghi di provincia italiani nel 2024. Catania risulta il capoluogo di provincia in cui si paga di più: 594 euro annui, senza variazioni sul 2023, Trento invece è quello in cui si paga meno: 183 euro, di poco inferiore rispetto al 2023. Dalla top ten dei capoluoghi più costosi escono Benevento, Latina, Messina e Salerno; entrano invece Andria, Cagliari, Pistoia e Trapani. Dalla top ten dei meno cari, esce Bolzano ed entra Siena.
Toto: lavorare su più fronti”
“I dati del nostro Rapporto – afferma Tiziana Toto, Responsabile nazionale delle politiche dei consumatori di Cittadinanzattiva – evidenziano le criticità principali del sistema di gestione dei rifiuti, come la carenza di un’adeguata rete di impianti di raccolta e trattamento, il persistente ricorso allo smaltimento in discarica e i poco soddisfacenti livelli di differenziazione dei rifiuti e recupero delle risorse, soprattutto in alcune aree del Paese. A fronte di ciò è urgente e necessario lavorare su più fronti”, conclude Toto.