Lo aveva annunciato questa mattina, dopo l’episodio. Ora dà seguito al post social. Il Consigliere Comunale di Reggio Calabria Massimo Ripepi pubblica una diretta per raccontare quanto accaduto oggi in pieno centro: una rissa sfiorata con il patron della Reggina Nino Ballarino.
“Oggi ho incontrato Ballarino, casualmente, perché mi trovato al Comune per la mia attività di Commissione. Stavo uscendo e l’ho visto con Praticò e altri dirigenti vicino al Bar. Potevo tranquillamente andare dritto in Via Marina, ma mi è sembrato corretto fermarmi per salutarlo, per quello che lui rappresenta. Il patron della Reggina ha un ruolo pubblico e deve portare rispetto, non può essere solo un fatto commerciale. Io anche ieri ho ribadito che è un buon amministratore ma non ha abbastanza capacità economica per la piazza di Reggio, più grande delle sue possibilità”.
“Quando mi sono avvicinato per dare la mano, dopo iniziali toni tranquilli, si è generata una discussione accesa. E si è accesa quando io ho detto a lui che non è in grado di gestire la società economicamente. Lui si è arrabbiato e ha tirato fuori i muscoli. ‘E chi l’ha detto a te che non ho i soldi?’, mi ha detto. ‘Io i soldi li ho, tu dici cazzate’. E allora mi chiedo perché ha dovuto partecipare un’altra società insieme a lui, che i soldi li ha davvero, per il bando del Sant’Agata, quando lui stesso aveva scritto nel business plan che lo avrebbe preso”.
“Poi lui mi toccava e allora ho cominciato a toccarlo io: ‘eh però tu non devi toccarlo’, è intervenuto il figlio di Praticò. ‘Ma come? Finora mi sta toccando lui?’, ho risposto. Per fortuna c’erano le telecamere, se dovesse partire qualche denuncia, che io non farò. Praticò mi ha detto che io non mi devo occupare di calcio. ‘Tu fai politica, hai preso pochi voti alle Europee’, mi ha detto. Si vede che non ne capisce di politica. Mi ha parlato di operazione politica, ma non c’è nessuna operazione politica, non siamo in campagna elettorale. Il figlio di Praticò ha detto una serie di sciocchezze e io mi sono arrabbiato e ho risposto”.
“‘Ma il problema è la Serie D, non la C, B, A’, ha aggiunto poi Ballarino. E con il dito puntato mi ha detto: ‘tu non ti permettere a fare la diretta stasera, dicendo le cose che ci siamo detti’. Là mi sono arrabbiato ancora: ‘io la diretta non l’avrei fatta, ma un secondo dopo quelle parole ho deciso di farla’. Poi ha capito di averla fatta cosa grossa e mi ha dato la mano, ma io non gliel’ho stretta. Non si è scusato. Tu coi tuoi ditini non devi dire a me cosa fare, forse lo puoi dire a chi ti sta sotto”.
“Cosa farò se ti incontro? Ti vengo incontro. Se hai capito che hai sbagliato, bene, altrimenti la mano te la stringerò comunque ma ci rivedremo quando avrai capito. E’ inutile che fai cose con quel ditino, non c’è trippa per gatti, io sono una persona libera”, ha concluso Ripepi.