Giornata movimentata oggi a Roma per delle perquisizioni della Guardia di Finanza, anche in Campidoglio, nell’ambito di una indagine della Procura di Roma per corruzione, turbativa d’asta e frode in pubbliche forniture nell’ambito di appalti per il rifacimento del manto stradale. Tra gli indagati anche funzionari del Comune della Capitale. Tra le persone finite nel registro degli indagati anche due agenti della Polizia Stradale.
Al centro dell’indagine un giro di tangenti che un imprenditore pagava ai pubblici ufficiali per “pilotare” una serie di appalti per lavori di manutenzione delle strade.
Acquisiti atti in uffici Lavori Pubblici del Comune
L’attività della Guardia di Finanza, nell’ambito di una indagine della Procura di Roma in cui si ipotizza anche la corruzione nell’affidamento di appalti per la manutenzione stradale, ha riguardato gli uffici del Dipartimento dei Lavori Pubblici del Comune di Roma in via Petroselli. In base a quanto si apprende sono quattro i funzionari indagati e la Gdf ha acquisito una serie di documenti.
Il comunicato integrale della Guardia di Finanza
Questa la nota integrale della Guardia di Finanza: “I finanzieri del Comando Provinciale di Roma, su disposizione di questa Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione a decreti di perquisizione locale, domiciliare e di contestuale sequestro nei confronti di diversi soggetti indagati, a vario titolo, per le ipotesi di associazione per delinquere, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, turbata libertà degli incanti, frode nelle pubbliche forniture, trasferimento fraudolento di valori, riciclaggio e autoriciclaggio”.
“Le vicende riguardano presunti episodi corruttivi e fraudolenti posti in essere in fase di aggiudicazione ed esecuzione di appalti banditi nel settore della manutenzione e rifacimento del manto stradale, da Roma Capitale e ASTRAL – Azienda Strade Lazio S.p.A. Tra gli indagati figurano altresì 5 pubblici ufficiali in servizio presso i citati soggetti pubblici, nei cui confronti sono in corso perquisizioni, sia presso i domicili che nei rispettivi luoghi di lavoro. Le attività di perquisizione riguardano, inoltre, la sede legale e una filiale di un istituto di credito (non sottoposto a indagini)”.
“Il provvedimento in questione è stato emesso nell’ambito della fase delle indagini preliminari allo stato delle attuali acquisizioni probatorie ed è doveroso sottolineare che sino a un giudizio definitivo vale la presunzione di non colpevolezza degli indagati”.