L’ex Sindaco di Rosarno (Reggio Calabria), Giuseppe Idà, è stato assolto da tutte le accuse a lui rivolte nella maxi inchiesta Faust che il 18 gennaio 2021 aveva sconvolto la cittadina della piana di Gioia Tauro con 49 arresti, tra cui appunto l’allora primo cittadino. L’indagine, nata dalla Dda di Reggio Calabria, era rivolta alla cosca Pisano della ‘ndrangheta di Rosarno: l’accusa per il Sindaco era quella di “scambio elettorale politico mafioso“.
Questa sera il Tribunale di Palmi, dopo 8 ore di camera di consiglio, ha disposto l’assoluzione con la formula più ampia.
Dopo un mese di arresti domiciliari, a febbraio 2021 l’ordinanza di custodia veniva sostituita con il divieto di dimora a Rosarno. E proprio in quel momento Idà, difeso dagli avvocati Armando Veneto e Giuseppe Martino, decideva di dimettersi da Sindaco insieme a tutta la sua Giunta: di fatto un’inchiesta della magistratura capovolgeva il democratico verdetto elettorale. Idà si è sempre dichiarato estraneo a tutte le accuse e adesso ha ottenuto giustizia. Ma la vita democratica di Rosarno è irrimediabilmente compromessa.