Al termine di un lunghissimo Consiglio Comunale aperto su tema sanità, e prima della sospensione dei lavori che ha portato a un confronto privato tra istituzioni su cosa proporre per non concludere la seduta in un nulla di fatto, in Aula è intervenuto il Sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, che ha risposto ai dubbi e alle riflessioni sollevate da cittadini e Consiglieri.
“E’ stato un Consiglio Comunale dalle due fasi, dal doppio volto – ha detto – In una prima parte c’è stato un dibattito ovattato, timido, rispettoso delle istituzioni e dei luoghi presenti, ma ho notato anche una certa ritrosia, un timore reverenziale oltremodo esagerato degli interventi a dire un po’ le cose come stanno. Sicuramente un comportamento diverso da quello che quotidianamente riscontriamo nel dialogo e nel confronto con gli stessi operatori”.
“Nella seconda parte invece il dibattito si è acceso, nei toni e negli interventi, in parte anche con quella solita aggressività di chi predilige l’assalto e il confronto. Noi non cadremo in questo tranello. Ho ascoltato qualcuno dire che è una seduta strumentale, qualcun altro dire che è una opportunità, un po’ controproducente. E poi, Ripepi, la ricordavamo più battagliero, ora è più istituzionale, più filogovernativo. Poi lei parla di staff, di ufficio stampa, ma in questo lei vince, lo dimostra anche oggi l’applausometro dopo il suo intervento”, ha aggiunto lanciando qualche frecciata a Ripepi. Secondo il Sindaco, il Consigliere avrebbe mutato atteggiamento alla luce del suo ritorno nelle fila del Centro Destra.
Altra punzecchiatura a chi ha attaccato il primo cittadino, ovvero Federico Milia. “Mi sarei aspettato qualcosa di più da uno dei 30 giovani che stanno cambiando l’Italia”, ha detto Falcomatà rivolgendosi al capogruppo di Forza Italia. “Qualcosa di più di qualche assist all’Amministrazione. Come fa un Sindaco a dire: ‘sì, togliamo la guardia medica dal nostro territorio’?. Noi di soluzioni ne abbiamo proposte, come il Poliambulatorio di Pellaro, che vorrei tornasse aperto a prescindere da Via Padova o Gallico”, ha aggiunto il primo cittadino rispondendo a Milia.
Poi, sempre rispedendo al mittente le accuse della Minoranza, fa riferimento alle dimissioni richieste a Di Furia. “Si è parlato della opportunità di richiedere le dimissioni del Sindaco verso la Dottoressa Di Furia. Ha biasimato questa richiesta chi ha richiesto le dimissioni al Sindaco per un allerta meteo arancione. Bisogna capire la cornice in cui ci si muove. Dobbiamo prendere le distanze da chi dice ‘Destra e Sinistra sono uguali, nessuno ha fatto niente’. Se guardiamo agli ultimi 15 anni di Governo Regionale, due terzi sono a guida Centro Destra”.