Il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà ha accolto a Reggio Calabria una delegazione della Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologi. Ad incontrare il primo Cittadino il Presidente della Federazione, già senatore della Repubblica, Vincenzo D’Anna, accompagnato dal Presidente calabrese dell’Ordine Domenico Laurendi, dal Presidente dell’Ordine del Lazio Daniela Arduini e da Elvira Tarsitano e Carla Cimmino in rappresentanza della Federazione Nazionale.
L’incontro, avvenuto in occasione del convegno nazionale sull’alimentazione promosso dalla Federazione con il patrocinio dell’Ordine della Calabria e tenutosi sulla terrazza del Museo Archeologico, è stato l’occasione per uno scambio cordiale e per lo sviluppo di una serie di attività sinergiche con il Comune di Reggio Calabria.
“E’ stato un piacere accogliere la delegazione – ha affermato il sindaco Falcomatà – con l’Ordine dei Biologi esiste una collaborazione che affonda le sue radici oramai molto indietro nel tempo. Già durante il periodo del Covid sono state molteplici le iniziative che ci hanno visto seduti allo stesso tavolo per costruire insieme percorsi che guardano al tema della salute e delle attività di ricerca promosse da tanti giovani e dinamici professionisti che operano nella nostra città”.
“I miei complimenti al sindaco Falcomatà e a tutti i reggini per la bellissima terra nella quale hanno la fortuna di vivere – ha affermato il Presidente nazionale Vincenzo D’Anna a margine dell’incontro – Reggio Calabria è una città bellissima, ordinata, pulita, arricchita da un patrimonio storico ed archeologico davvero invidiabile. Ho voluto comunicare personalmente al sindaco la nostra intenzione di realizzare proprio qui a Reggio una scuola di biologia marina a Reggio Calabria, con l’obiettivo di preparare i giovani professionisti biologi all’esercizio della tutela delle coste, della piscicoltura e di tutto ciò che concerne questo meraviglioso mare che caratterizza lo Stretto. Un aspetto affrontato nel corso dell’incontro è quello relativo alla figura del biologo di comunità, un ruolo importante che i Comuni possono utilizzare per dirigere gli uffici ambientali ed offrire un contributo tecnico qualificato”.