Oltre due ore di una partita di grande sacrificio per la Tonno Callipo che sale a quota cinque in classifica bissando, contro il coriaceo e mai domo Palermo, la vittoria di sabato scorso con Bronte. Tuttavia, nonostante sulla carta il match si presentasse certo di minore difficoltà, il campo ha chiaramente detto il contrario.
Perché, non solo nella pallavolo, ma nello sport in generale un conto sono le aspettative e le previsioni della vigilia o della ‘carta’, un altro è il campo. Da sempre il giudice supremo, Ed il PalaValentia, ieri, ha spiegato bene che se la precisione e la concretezza, com’è anche naturale che sia, vengono meno rispetto ad esempio agli standard ammirati contro Bronte, allora si paga dazio. E poi al di là della rete c’era un Palermo che, anche qui, solo sulla carta aveva zero punti, ma in quel famigerato campo ha dimostrato di valer e di voler invertire la rotta, lottando con ardore e concretezza per riuscirvi e così è stato. Brava la Tonno Callipo che, da squadra matura, ha saputo incassare i colpi, portando alla fine due punti a casa e non era facile vedendo lo sviluppo della gara e non i valori della vigilia.
La cronaca della partita
Nel primo set si viaggia punto a punto nella parte iniziale del primo set (5-5), salvo poi Palermo prendere qualche punto di vantaggio (7-10), così da costringere coach Piccioni al primo time out. La Tonno Callipo appare poco lucida al servizio, 4 errori, ma al tempo stesso lascia cadere troppi palloni sugli attacchi ospiti (16-19). Così Piccioni chiama il secondo time out e, la squadra giallorossa, sospinta dalla buona verve di capitan Mille (compreso un ace) si riavvicina (18-20). Stavolta è il tecnico ospite Ferro a chiamare tempo. Prosegue il buon momento dei giallorossi che coronano l’inseguimento (21-21) con super-Mariano autore di tre punti di fila. Ma nel finale si mostra più lucido Palermo, che allunga di due (21-23), complice anche un fraintendimento nella ricezione giallorossa. Due errori finali della Callipo al servizio ed in regia portano avanti Palermo (22-25).
A proposito di Mariano altri significativi 23 punti, vice top scorer dopo Gruessner (24) al di là della rete, ma ieri apparso meno concreto in alcune fasi del match rispetto alla gara con Bronte. Prestazione che resta comunque di grande livello per l’ex Aversa.
Nel secondo set parte meglio la squadra di Piccioni, evidentemente vogliosa di immediato riscatto. Così una pipe di Mille (6-2) costringe gli ospiti al primo tempo. Ora un’altra Tonno Callipo, che trova i giusti varchi in attacco e stavolta tiene in mano il pallino del gioco, oltre ad un discreto margine (8-4, 13-9). Il gioco giallorosso diventa lineare, Bisotto imbecca bene i suoi attaccanti, Mariano e Mille in particolare, oltre anche ai centrali Saragò e Borgesi, ma anche altri due fondamentali ricezione e muro fanno la differenza. La Tonno Callipo conduce sempre nel punteggio, infilando anche un parziale di 7-0 (22-12), che di fatto dà il colpo di grazia ai siciliani. Ciò nonostante coach Ferro cerchi di cambiare qualcosa con gli ingressi di Ferro in attacco e Cuti in regia ma senza risultati, così un errore al servizio dello stesso Cuti consegna il set a Vibo (25-16) che si porta sull’1-1.
Più equilibrato il terzo set in cui però dopo l’iniziale 5-5 è la Tonno Callipo a condurre nel punteggio, anche se Palermo non molla mai e nel finale il set diventerà infuocato. I giallorossi in attacco sfruttano le occasioni ed in particolare Mille e Pisani (due volte a segno con pallonetti in attacchi a due mani) consentono di gestire il parziale. Però la verve di Ferraccù e Gruessner al di là della rete tiene acceso il match, tanto che i siciliani sotto 21-19 riescono a pareggiare con un muro su Pisani. Qui Vibo va in difficoltà: coach Piccioni chiama i due time out nel giro di pochi punti, sempre sotto nel punteggio (21-23). Come d’incanto vengono fuori i ‘senatori’ giallorossi: il vice capitano Saragò , con un primo tempo preciso, e capitan Mille con un muro, agguantano la parità (23-23). Il resto è opera di un ace del bravo Pisani, mentre Gruessner manda in rete la palla del pareggio consentendo così a Vibo di passare a condurre 2-1.
Nell’alternanza delle emozioni, il quarto set vede partire meglio Palermo (4-6, 7-11) quando Piccioni chiama tempo ed opta anche per l’ingresso di Augugliaro per Pisani. E proprio il nuovo entrato interrompe l’ottima serie ospite e si ripete poco dopo accorciando sull’11-12. Altri due punti di Palermo e Piccioni richiama dentro Pisani, ma la Tonno Callipo sembra smarrita nonostante Mille (alla fine vice bomber con 20 punti) tenga su i suoi con il punto del 12-14. Continua il vantaggio di Palermo che dopo il 17-13 obbliga Piccioni al secondo tempo. Però senza effetti, tanto che il tecnico giallorosso prova anche con l’ingresso di Tassone (per Mariano) che infila due muri (16-19), ma poco dopo sul 17-21 rientra Mariano. Palermo continua a dimostrarsi più lucido e concreto in attacco al contrario di Vibo, nonostante sul 19-22 stavolta sia la panchina siciliana a chiamare tempo. Ma è un fuoco di paglia, un pipe in rete di Mille (19-25) porta tutto al tie break.
Il quinto set vede Vibo avanti (2-0) ma viene subito ripreso. Pisani e Saragò però hanno una marcia in più e trascinano la squadra sull’8-4 al cambio campo. Si va avanti con adrenalina a go-go sia da una parte che dall’altra, ma è Vibo a condurre sempre, prima 10-5 con Mille e poi 12-8 con un primo tempo del bravo Borgesi. Il finale è ancora più palpitante e ricco di emozioni: Vibo conduce, ma Palermo accorcia con l’11esimo punto (13-11). Quindi Piccioni chiama tempo e si ripeterà sul 14-11. Siciliani mai domi: 14-13 con un ace di Raneli, ma alla fine è Pisani a realizzare il punto vittoria tra l’esultanza generale!
Le parole di mister Piccioni
Stress sul volto di coach Piccioni a fine gara, al tecnico facciamo notare come Palermo si sia dimostrato un osso duro: “sì, purtroppo si è verificato quello che temevo – evidenzia Piccioni – ovvero che da martedì ripetevo ai ragazzi di cancellare l’ottima prestazione con Bronte ed ovviamente di farne tesoro, perchè sabato ci sarebbe stata un’altra battaglia. A maggior ragione che Palermo avesse zero punti e quindi non dico fosse all’ultima spiaggia, perché ancora siamo soltanto alla terza di campionato, però era normale venissero qui senza avere nulla da perdere e che quindi ci avrebbero messo in grossa difficoltà. Soprattutto con gli uomini di punta, in primis Gruessner che veniva da due prestazioni opache e sapevo che qui avrebbe fatto il partitone, e così è stato per lunghi tratti. Aggiungo che questo tipo di partite solitamente si perdono, quindi bisogna fare i complimenti ai miei ragazzi che, anche nei momenti di difficoltà, sono stati uniti. C’è stato un po’ di nervosismo com’era normale che fosse perché a nessuno piace perdere, soprattutto con parziali importanti com’è stato nel quarto set.” Quindi Piccioni sottolinea: “Se devo trovare un neo è che nei set persi, quando abbiamo avuto la possibilità di riagguantarli gli abbiamo reso la vita facile sbagliando noi piuttosto che guadagnarsi loro il punto. Sia con errori al servizio, sia con imprecisioni in attacco dettate dalla foga di chiudere il punto, invece lì bisognava avere più pazienza”.
E facendo cadere qualche pallone di troppo: “sì, quello è accaduto soprattutto nel secondo set. Invece dopo i ragazzi sia in copertura che in difesa sono stati encomiabili perché non hanno lasciato più cadere una palla senza almeno fare il tentativo, che è la cosa importante per l’allenatore che apprezza come la squadra comunque ci creda. Poi ovviamente dall’altra parte c’era una signora squadra che ha giocato un’ottima partita”.
Quando dici che la tua squadra ha saputo in un certo senso incassare significa anche maturità della tua squadra? “Sì, è ovvio che – sorride – l’allenatore non è mai soddisfatto perché vorrebbe vedere che tutto filasse liscio. Tuttavia è normale che non era facile risollevarsi dopo un quarto set perso in quel modo, con noi un po’ tutti cupi. Al contrario invece di quando siamo rientrati nel quinto, avendo il piglio giusto. E poi non mi stancherò di dire che questo è un campionato in cui si può vincere e perdere contro chiunque, anche i risultati dagli altri campi dicono questo ed ogni sabato sarà una battaglia. Intanto ci godiamo i due punti che fanno classifica e morale e da lunedì pensiamo a Fiumefreddo”.
Appunto che gara sarà? “Una trasferta ostica perché è un’ottima squadra, l’ha dimostrato all’esordio perdendo 3-2 ad Aquila Bronte, conquistando un punto importante. Hanno l’ex Nicotra, un mancino 2002 molto tecnico, e giocatori che conoscono questa categoria. Insomma un campo difficile e quindi dovremo prepararla al meglio per cercare – conclude Piccioni – di portare qualche punto a casa”.
TONNO CALLIPO VV-ROSSO POMODORO PALERMO 3-2 (22-25, 25-16, 25-23, 19-25, 15-13)
TONNO CALLIPO: Bisotto 3, Mariano 23, Saragò 8, Borgesi 6, Mille 20, Pisani 12, Cugliari (L). Tassone 2, Auguliaro 2. Ne: Grande, Zangari, Saturnino. All. Piccioni
PALERMO: Catinelli 5, Gruessner 24, Raneli 13, Simanella 7, Ferraccù 9, Masotti 5, Ferrari (L), Donato (L2), Vetro, Cuti, G.Ferro 1, Marcatti. Ne: Opoku. All. Ferro
Arbitri: Sposato e Adornato.
Note: durata set 24’, 23’, 28’, 27’, 20’: totale due ore e 2 minuti. Vibo: ace 4, bs 20, muri 12, errori 38; Palermo: ace 4, bs 14, muri 11, errori 30.