21 anni fa, a Nassiriya, in Iraq, si consumava una delle più brutte pagine della storia italiana. Il 12 Novembre 2003, Carabinieri e militari dell’Esercito di stanza alla base “Maestrale” avevano iniziato con le consuete attività di un’ordinaria giornata in missione in Iraq. Erano le 10:40 ora locale, in Italia le 8:40 quando un camion cisterna pieno di esplosivo guidato da due kamikaze, saltò in aria davanti alla base militare italiana. Il bilancio fu devastante: 28 morti, di cui 19 italiani, e ben 58 feriti. Una strage.
Secondo le inchieste avviate in seguito il camion cisterna conteneva tra i 150 e i 300 kg di tritolo mescolato a liquido infiammabile.
I nomi dei deceduti
- Marco Beci, cooperatore internazionale
- Stefano Rolla, regista
- Massimiliano Bruno, maresciallo aiutante, Medaglia d’Oro di Benemerito della cultura e dell’arte
- Giovanni Cavallaro, sottotenente
- Giuseppe Coletta, brigadiere
- Andrea Filippa, appuntato
- Enzo Fregosi, maresciallo luogotenente
- Daniele Ghione, maresciallo capo
- Horacio Majorana, appuntato
- Ivan Ghitti, brigadiere
- Domenico Intravaia, vice brigadiere
- Filippo Merlino, sottotenente
- Alfio Ragazzi, maresciallo aiutante, Medaglia d’Oro di Benemerito della cultura e dell’arte
- Alfonso Trincone, Maresciallo aiutante
- Massimo Ficuciello, capitano
- Silvio Olla, maresciallo capo
- Alessandro Carrisi, primo caporal maggiore
- Emanuele Ferraro, caporal maggiore capo scelto
- Pietro Petrucci, caporal maggiore
Nassiriya, Occhiuto: “gratitudine a chi quotidianamente si adopera per la libertà dei popoli”
“Nel giorno del ventunesimo anniversario del drammatico attacco terroristico di Nassiriya, nel quale vennero barbaramente uccisi 19 italiani, rendiamo un doveroso omaggio alla memoria di tutti coloro – militari e civili – che hanno perso la vita nelle missioni internazionali di pace. Alle loro famiglie va la nostra sincera e commossa vicinanza. Gratitudine e ammirazione a chi quotidianamente si adopera per la libertà dei popoli, con generosità, dedizione e coraggio”. Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria e vice segretario nazionale di Forza Italia, in occasione della Giornata del ricordo dei caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace.