Tari, Reggio quinta città più cara d’Italia. La Strada non ci sta: “ecco perché non è un buon segno”

La nota del movimento La Strada in merito al dossier sui costi della Tari in Italia: Reggio Calabria tra le città più care

StrettoWeb

“Il recente dossier di Cittadinanzaattiva (https://cittadinanzattiva.it/…/241…/download.html) relativo al ciclo dei rifiuti ci dà una fotografia della situazione di Reggio e degli enormi costi della Tari. Reggio Calabria è quinta nella classifica dei comuni italiani più cari. Qualche commento: la Tari in aumento per Reggio non è assolutamente un buon segno, soprattutto ingiustificabile a fronte di un servizio in netto peggioramento. Il cambio di operatore e la condizione di incertezza che si è registrata per l’assegnazione del bando tra Teknoservice ed Ecologia Oggi non possono, da soli, spiegare una situazione ormai cronica e l’aumento dei costi per i cittadini. Sono, semmai, il sintomo di una situazione più articolata di modello gestionale, di funzionamento della macchina amministrativa, di dialogo tra i settori del Comune, di complessiva organizzazione del servizio”. Comincia così una nota del movimento “La Strada” in merito alla Tari e al dossier sui costi nelle città italiane.

“È chiaro che in questa fase della vita amministrativa vada fatto uno sforzo totale per un salto di qualità della raccolta dei rifiuti e di riduzione del carico tributario per la cittadinanza. A Reggio si differenzia poco. Come già detto e ribadito in tantissime occasioni non ci si può scollare dal 40-42% della raccolta differenziata se non si interviene sulle utenze non domestiche. Utenze pubbliche, a partire dagli uffici comunali, e utenze private! Risparmieremmo non meno di 3 milioni di euro l’anno e interverremmo in modo estremamente sensibile sulla qualità ambientate. Interverremmo anche su un fatto non secondario e di prospettiva: l’educazione dei giovani e giovanissimi, nelle scuole e nelle università”.

Le proposte sono sul tavolo da tempo: l’Amministrazione vuole o no dare una scossa positiva? Così non va, assolutamente! Sprechiamo denari, risorse e incrementiamo l’indifferenziata! C’è poi il tema dell’evasione contributiva, che è diretta causa di tante delle micro discariche abusive. I miglioramenti registrati nell’ultimo triennio sono indicazione di una strada giusta, ma su cui occorre che l’Amministrazione dia la stretta decisiva. Non abbiamo più tempo. Le misure per cui ci siamo tanto battuti, come l’esenzione della Tari per chi denuncia il racket, non possono essere che strumenti complementari di un quadro che però deve funzionare!”, si legge ancora.

“Così non è. Ancora manca l’incentivazione in bolletta per chi differenzia bene, uno strumento che secondo il 62,4% della popolazione italiana è utile per incentivare il buon funzionamento della differenziata. A Reggio si paga troppo, davvero troppo. La qualità del servizio ha subito un peggioramento, ma non ha mai brillato. Il criterio delle compensazioni è stato quello con cui si è andati -più o meno- a pari con le sanzioni per il disservizio, ma questo non ha diminuito di un centesimo i costi per la città. Anzi. Non si può andare avanti così. Una poderosa azione complessiva è l’unica via percorribile. Ci sono proposte che La Strada ha chiesto di discutere da tempo. Non che siano soluzioni da bacchetta magica, ma sono sicuramente strumenti su cui l’Amministrazione dovrebbe dimostrare più senso dell’urgenza e volontà operativa. Ogni attesa, davanti a una situazione così strutturalmente chiara, è indolenza”, si chiude la nota.

Condividi