Polemiche furiose in Sicilia dopo le minacce verbali che il deputato regionale di Fratelli d’Italia, Carlo Auteri ha rivolto al collega del gruppo misto, Ismaele La Vardera. “Vedi che io mi scordo che faccio il parlamentare, io ti piglio e ti butto là sotto“, ha detto Auteri. Il tutto è partito dalla denuncia dell’ex iena sui finanziamenti della Regione siciliana ricevuti dall’associazione “Progetto Teatrando”, vicina al deputato meloniano.
Le scuse
Auteri ha chiesto scusa per affermando di essere stato provocato, attraverso un post social: “quello che i giornalisti dimenticano di dire, e io stesso non ho avuto la forza di affermare perché assaltato e preso alla sprovvista, è che i fondi di cui parlano si riferiscono al periodo covid e sono stati erogati ben prima che diventassi deputato regionale. Sono all’Ars solo dal 18 gennaio 2023. Dalle date capirete da soli quanto sia una polemica strumentale. Mi scuso per i toni utilizzati – che non mi appartengono – con il collega La Vardera, successivi a svariate offese nei confronti di mia madre e di mia moglie. L’onorevole dimentica troppo spesso che non è più in televisione e che le offese personali dovrebbero essere fuori discussione, come peraltro rammentato dal presidente dell’Ars Galvagno durante una recente seduta d’aula. Mi scuso dal profondo del cuore con voi per quello che avete ascoltato, mi scuso con mia moglie e soprattutto con mia madre: stanno pagando il fatto di avere un marito e un figlio che ha deciso di fare politica e spendersi per la propria comunità e per un settore, quello della cultura, troppo spesso ritenuto superfluo e che invece va sostenuto. Come fatto con numerose associazioni, eventi e spettacoli che questa terra merita. Andiamo avanti a testa alta sapendo di non aver fatto niente contro la morale e la legge”.
La Vardera: “Denuncio Auteri”
“Guardo questa triste vicenda con profondo rammarico, ma anche con la consapevolezza che i cittadini mi chiedono di esercitare con fermezza il mio ruolo di deputato. Un ruolo che comporta l’obbligo di vigilare su come vengono spesi i soldi pubblici”. Lo ha detto all’Agenzia Ansa Ismaele La Vardera, dopo le minacce ricevute. “Ho incaricato i miei legali – ha proseguito – di presentare una denuncia-querela per “minaccia a corpo politico” (articolo 338 del codice penale). Norma che punisce chiunque attenti con minacce ai corpi politici e si applica anche alle minacce rivolte al singolo componente di tali organi. Questo atteggiamento non è tollerabile da chi, come me, rappresenta la Sicilia e non può e non deve farsi intimidire. Non commento neppure le pseudo scuse di Auteri, che senza un minimo di vergogna rilancia, provo imbarazzo per lui sperando che il partito prenda le distanze da questo soggetto”, ha poi concluso.
La solidarietà di Cateno De Luca
“Ho sentito telefonicamente l’on. Ismaele La Vardera per manifestargli la nostra vicinanza e, come ho avuto modo di dirgli, al di là delle rispettive posizioni politiche, di fronte a fatti così gravi non esistono barricate. Episodi di questa natura sono inaccettabili e indegni per chi rappresenta le istituzioni e il popolo siciliano. Auspico che si vada a fondo nella vicenda per chiarire ogni aspetto e che intervengano anche i vertici del partito e le autorità giudiziarie competenti se necessario, affinché siano presi i provvedimenti del caso”. Lo dichiara il leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca.