Sicuramente la più bella prestazione del duo Piccioni-Maragò da quando sono sulla panchina giallorossa. Intanto per il valore dell’avversario al di là della rete, ovvero una delle favorite per il vertice l’Aquila Bronte. E poi per quell’approccio determinato mostrando anche una buona pallavolo. Scorgendo lo scout, superare in quasi un’ora e venti minuti una squadra con atleti del calibro di Scuffia, Boscaini e Torre e diversi altri, fa assumere appunto i contorni di impresa. Sette ace giallorossi evidenziano le difficoltà in difesa dei siciliani, ma anche a muro (7 contro 5) si conferma la differenza tra le due squadre, con tutti i meriti per la Callipo piuttosto che per i demeriti ospiti.
Ovviamente guai a fare voli pindarici, ed a fine gara lo spiegherà bene coach Piccioni che – curiosità alquanto esaustiva – chiama il primo time out addirittura nel terzo set, sotto 17-19 e non effettua alcun cambio a dimostrazione che i sette schierati hanno risposto alla perfezione. Top scorer ancora una volta Pietro Mariano, un punto in meno rispetto a Letojanni (22, ma anche 3 muri ed il 46% in attacco) ma egualmente decisivo. Assieme al capitano Luciano Mille, sempre pronto a scardinare la difesa siciliana e col giovane Pisani che acquisisce, a vista d’occhio, sempre più consapevolezza dei propri innegabili mezzi. Tutta la squadra del presidente Callipo però merita voti alti: da Bisotto che varia bene il gioco in regia, ai centrali Saragò ed al sorprendente Borgesi (6 punti), ed anche Cugliari ci mette del suo con l’83% di ricezione. Insomma applausi a tutti!
CRONACA
Dopo lo svantaggio iniziale (1-3) è la Tonno Callipo a trovare subito le contromisure all’ambizioso avversario, infilando anche un parziale di 5-0 (9-5) nel turno di battuta di Saragò. Qui la panchina ospite chiama il primo time out per interrompere il ritmo ordinato e produttivo dei giallorossi. Ma la squadra di coach Piccioni ha imparato bene lo spartito: Mariano, Mille e Pisani (5 punti ciascuno nel primo set), riescono a bucare la difesa ospite e così mantengono sempre un discreto vantaggio, arrivato anche a +5 (13-8). Al di là della rete l’ex Ribecca chiama sovente in causa Scuffia, che cerca di tenere a galla la barca siciliana, ma la Tonno Callipo mostra personalità respingendo l’assalto ospite a -1 (19-18). I giallorossi sono bravi soprattutto dai nove metri: la ricezione ospite va in difficoltà, tanto che a referto ci sono anche due ace dei calabresi, con Saragò e Pisani. Sul 21-20 quando Bronte sembra poter rientrare nel set, la Callipo infila un parziale di 3-0, che rende vano il secondo time out ospite e dopo un set point annullato, conquistato da capitan Mille, la chiude con un errore al servizio di Torre (25-21).
Il secondo set non muta il clichè, con la Tonno Callipo ancora tirata a lucido, se possibile ancora più bella di quella del parziale precedente. Una macchina perfetta quella diretta da coach Piccioni, che non presenta sbavature, anzi neutralizza le fonti del gioco siciliano. Scuffia e Boscaini non incidono anche perché il muro giallorosso (7 in totale) offre una performance di grande spessore. Un ace di Pisani (il secondo personale, quarto di squadra in questo set) porta Vibo su 6-2. Il tecnico siciliano Mantarro prova con qualche cambio (Pirozzi per Tidona e Cortina per Torre), ma contro questa linearità e concretezza della Tonno Callipo c’è ben poco da fare. I parziali di 11-7 e 16-9 per Vibo vedono ancora Bronte chiamare tempo. Mille e compagni sono pressochè perfetti e continuano a menare le danze, arrivando al massimo vantaggio di +12 (24-12) al set-point conquistato da Saragò. A chiuderla è un ace di Mille. Si va avanti 2-0 e Tonno Callipo applaudita a scena aperta dal pubblico vibonese.
Nel terzo set Bronte mostra timidi segnali di riscatto (3-6), ma la Tonno Callipo è lì, pareggia subito (7-7). Si vede subito che il parziale è più equilibrato con le squadre che viaggiano punto a punto (12-12, 17-17). Qui Bronte allunga di due punti e Piccioni chiama il suo primo time out, che è quanto dire dopo oltre due set e mezzo, a dimostrazione della quasi perfezione della sua squadra finora. Il pimpante Borgesi infila un super muro (2 in totale) su Scuffia e poi sporca un altro attacco ospite ma senza esito (18-20). Il finale è ricco di pathos , con la Tonno Callipo encomiabile per impegno ed attenzione, lottando da leoni su ogni palla! Ed il pubblico si entusiasma, accompagnando le azioni con battimani. Dopo il time out ospite si giunge sul 23-23 e Bronte ha l’occasione di prolungare il match con un set-point (25-24), ma l’indemoniato Mariano lo annulla. Così Vibo ribalta tutto nel finale ed al terzo match-point la chiude (29-27) ancora col solito opposto giallorosso. Alla fine esplode l’esultanza ed applausi meritati per i giallorossi.
INTERVISTA
A fine gara facciamo notare a coach Piccioni come questa sia sembrata la migliore partita della sua gestione fin dall’anno scorso, giocando da grande squadra…
“Assolutamente sì – concorda il tecnico giallorosso – devo fare i complimenti ai ragazzi perché hanno eseguito tutte le indicazioni che avevo dato loro con Giampaolo Maragò, che è lui che prepara le gare sul piano tattico. Li abbiamo imbrigliati bene: credo che il risultato non rispecchi appieno le difficoltà della gara perché, magari, chi guarda solo al 3-0 rotondo pensa sia stata una passeggiata. Invece abbiamo sicuramente espresso un ottimo livello di gioco, siamo stati molto più continui rispetto a Letojanni e si è visto. Obiettivamente questo è un campionato molto equilibrato, si può vincere e perdere contro qualunque avversario, perché tutte le squadre si sono rinforzate con giocatori validi, quindi essendo il livello molto alto ogni domenica c’è da lottare. E contro Bronte ne è stata la riprova, perché ha un organico, col Lamezia, di prima fascia, e certo non si aspettava di tornare a casa con zero punti. Però ai ragazzi nel pre-gara avevo detto una cosa molto semplice, ovvero che bisognava dare un segnale: cioè che per vincere a Vibo gli avversari dovessero fare una grande partita e così non è stato per nostri meriti.” Rispetto all’anno scorso si vede più concretezza in attacco, oltre ad una ricezione che alla fine ha registrato un 70% di positiva…
“È ovvio che non si può fare un paragone con la squadra dell’anno scorso, sicuramente oggi abbiamo un maggiore tasso di esperienza, con giocatori che hanno fatto anche tornei di A3 seppur non da titolari. E però sono abituato – sottolinea Piccioni – a stare coi piedi per terra, non bisogna deprimersi nelle sconfitte né esaltarsi nelle vittorie. C’è un percorso molto arduo da fare, perché comunque già sabato prossimo ospitiamo Palermo, poi andremo a Fiumefreddo per cui non ci sono soste fino a Natale. Fino ad allora dobbiamo mettere quanti più punti possibili in cascina. È ovvio che se dovessimo mantenere questo livello di gioco sarà difficile per tutti batterci, però lo è altrettanto giocare su questi standard. Ad esempio con percentuali di ricezione impressionanti, nonostante avessero ottimi battitori. In attacco abbiamo saputo gestire tranne qualche sbavatura che ci può stare. Nel complesso siamo stati a tratti devastanti, anche con chi meno te l’aspetti, tipo Pisani che è stato bravissimo ad infilarsi nel muro, a giocare sporco. Quindi c’è una grandissima soddisfazione, l’orgoglio di avere portato a casa un risultato prestigioso. Però da lunedì dobbiamo tornare in palestra consapevoli che bisogna che impegnarsi sempre al massimo e cercare ogni sabato di portare punti a casa”. Una dedica per questa vittoria entusiasmante? Dopo un momento di commozione Piccioni sussurra: “Nel giorno della ricorrenza dei defunti la dedico a mio padre Franco, oltrechè a mia moglie Valentina e mia figlia Beatrice.” Applausi!
TONNO CALLIPO VV-AQUILA BRONTE 3-0
(25-21, 25-12, 29-27)
TONNO CALLIPO: Bisotto 3, Mariano 22, Saragò 5, Borgesi 6, Mille 14, Pisani 12, Cugliari (L). Ne: Tassone, Auguliaro, Grande, Kanah, Zangari, Saturnino, Buttarini. All. Piccioni
AQUILA BRONTE: Ribecca 1, Scuffia 16, Tidona 1, Torre 8, Pirozzi 2, Boscaini 6, Cartellone (L), Libertà 1, Cortina. N.e.: Lembo (L2), Del Giudice, Leonardi, Orefice, All. Mantarro
Arbitri: Donato e Vitola
Note: durata set 23’, 20’, 36’. Vibo: ace 7, bs 11, muri 7, errori 25; Bronte ace 0, bs 7, muri 5, errori 17.