La coda polemica di Viola-Messina, con la pesante squalifica inflitta dal Giudice Sportivo nei confronti dei neroarancio che hanno annunciato subito il ricorso, ha spostato l’attenzione dall’entusiasmo intorno alla Viola.
In attesa di scoprire l’evolversi della vicenda, proviamo a strappare un sorriso ai tifosi neroarancio con chi il sorriso non lo perde mai. Josue Bangu, play di Villeneuve-Sant-Georges, classe 2004, è diventato uno degli idoli del tifo reggino nonostante parta dalla panchina. Il motivo? La grande adrenalina con la quale entra in campo, la difesa aggressiva e anche qualche punto pesante (in particolare contro Messina), ma soprattutto… le frasi in dialetto.
Intervistato da Alfredo Auspici, quando gli viene chiesto del talento della Viola e di quanto siano forti, risponde: “u sacciu“, per poi aggiungere: “simu i megghiu ru mundu!“. Nel post partita contro Messina, la nuova frase diventata virale: “aundi imu sunamu!“, tradotta per i non reggini: “ovunque andiamo suoniamo!“. Per farla breve, su qualsiasi campo, contro qualsiasi avversaria, la Viola è la Viola e gioca sempre al massimo per vincere.
Il Bangu franco-reggino ha ricordato agli sportivi di Reggio Calabria una vecchia conoscenza del calcio amaranto: Mozart. Il ‘brasiliano di Pellaro’ che con le sue famose “iddu sapi“, “ttacca u sceccu” e “a Pellaro cumandu jeu” faceva impazzire i tifosi della Reggina parlando il dialetto reggino come fosse nato e cresciuto in riva allo Stretto da sempre.
Per restare in tema Viola, invece, una vecchia perla del 2006 sempre legata alle interviste di “Chisti Simu”. Il siparietto divertente con Aboua Serge Jean-Marc Kraidy che di italiano capiva poco, di reggino ancora meno, ma sapeva dire benissimo: “chi cazz* voi?!“.